Ricerca

lunedì 2 aprile 2012

L'omicidio stradale? "Non serve, le leggi ci sono già..." Ma l'uccisore di Valentina si becca solo 2 anni e 8 mesi... Sfrecciò ubriaco e contromano, in autostrada


Valentina Pesarin 19 anni, uccisa sulla strada  - Foto da La Nazione

(ASAPS) La storia di come sono andati i fatti la leggete qui sotto. Ne avevamo già parlato a suo tempo. Questa sentenza, secondo noi assolutamente assurda, è stata però applicata secondo le attuali regole. Insomma per un omicidio colposo aggravato da guida sotto l'effetto di  stupefacenti previsto dall'art.589 comma 3 si possono prendere 2 anni e otto mesi  (pena prevista dal CP: da 3 a 10 anni) e altri otto mesi per la guida sotto l'effetto di stupefacenti (pena prevista dal CdS: da uno a due anni).
Insomma il conducente se l'è cavata con una condanna paragonabile a quella che gli avrebbero inflitto se quel signore avesse rubato il portafoglio (anziché la vita)  alla vittima Valentina Pesarin di anni 19, un esempio che fa spesso Stefano Guarnieri vice presidente dell'associazione Lorenzo Guarnieri promotore con ASAPS della raccolta di firme per l'omicidio stradale.


L'auto di Valentina Pesarin dopo l'incidente 

Ecco con questa sentenza rispondiamo a tutti quei politici, ministri, parlamentari e anche rappresentanti di associazioni che si occupano sicurezza stradale, che continuano a dire che la proposta di introdurre l'Omicidio stradale con pene che vadano da 8 a 18 anni e l'ergastolo della patente non serve, basta la legge esistente. Meno male che l'80% dei cittadini, secondo i sodaggi, sarebbe invece favorevole alla nostra proposta. Ora vedremo cosa ne faranno in Parlamento di quelle 58.000 firme raccolte.
Ah dimenticavamo i 160.000 euro di provvisionale assegnati alla famiglia di Valentina saranno pagati dal fondo vittime della strada in quanto il marocchino era (anche) privo di assicurazione. In effetti  era munito di un tagliando ma era falso. Insomma alla fine quei soldi li tireremo fuori noi assicurati regolari col nostro contributo al fondo.
Sì ma la legge va bene così signori! Complimenti!

Giordano Biserni
Presidente ASAPS


La Testimonianza dell'Isp. Capo della Polizia Stradale di Pontremoli Gianluigi de Padova, testimone dei fatti
Pensavo, dopo larresto,  che giustizia fosse stata fatta... Condoglianze ai genitori per la seconda morte della figlia...


Ho rilevato l'incidente e accompagnato io i genitori a riconoscere il corpo della figlia. Quel dolore, dentro quella stanza di ospedale, mi aveva scaturito dentro una promessa, che quella persona avrebbe pagato il più possibile per quello che aveva causato, proprio lui che alcuni mesi prima era stato trovato da una mia pattuglia a fare inversione di marcia in autostrada. In un primo tempo, quando riuscimmo ad arrestarlo , pensavo che giustizia in parte era stata fatta (anche se la vera giustizia divina non doveva far perdere la vita in quella circostanza alla incolpevole ventenne) , ma leggendo poi l'esito della sentenza, allora mi piego alla volontà di chi forse certi drammi non li ha vissuti, nemmeno di striscio... Doppie condoglianze da parte mia ai genitori per la seconda morte della loro figlia...

Gianluigi de Padova
Polizia Stradale Pontremoli


L'articolo:
''Era drogato, ha ucciso mia figlia ma non ha avuto la giusta punizione''
La rabbia dei familiari di Valentina Pesarin, morta a diciannove anni L’auto della giovane travolta in autostrada da un veicolo che sfrecciava contromano

di Claudio Masseglia

MASSA, 31 marzo 2012 - «Due anni e 8 mesi di carcere: tanto vale la via di mia figlia». Non si dà pace Marco Pesarin alla lettura della sentenza di condanna dell’uomo che meno di sei mesi fa gli ha portato via l’unica figlia. Valentina Pesarin la sera del 2 ottobre tornava a casa a Spezia con il fidanzato Nicola, dopo una serata passata a Pontremoli: guidava piano in autostrada, ma i suoi sogni di 19enne studentessa dell’alberghiero sono stati spazzati via in un attimo dall’auto che le è piombata addosso contromano. Tutto in pochi secondi: i fari addosso, lo schianto, le urla di Nicola, rimasto ferito, così come il 40enne marocchino alla guida della «Golf» causa del disastro. Rinviato a giudizio per omicidio colposo, Crif Achriaf (40 anni, residente a Sarzana, con numerosi «alias») è stato giudicato con il rito abbreviato richiesto dai suoi legali, gli avvocati Paolo Mione e Maurizio Sergi del foro di Spezia. Parti civili nel processo il padre di Valentina, Marco Pesarin (assistito dagli avvocati Simonetta Mori e Rino Corniola di Spezia) e la madre Federica De Mattè (avvocato Silvio Petta di Spezia). Pesantissimi i capi d’accusa nei confronti di Crif, rinchiuso nel carcere di Massa da quella tragica sera: omicidio colposo e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e in stato di ebbrezza. Subito dopo l’incidente erano state trovate tracce di cocaina nel sangue e l’esame dell’etilometro aveva rilevato un tasso di 0,51 appena sopra il consentito («ho bevuto due birre» ha ammesso lui stesso). Non solo: Achriaf guidava un’auto sprovvista di assicurazione (il tagliando era stato falsificato) e non revisionata «quindi non conosciamo — le parole dell’accusa — lo stato di efficienza di freni e gomme». Lo scontro era avvenuto sulla A15 in corrispondenza di uno scambio di corsia all’altezza di Albiano, dove le auto correvano parallele per la chiusura di una carreggiata: in quel tratto il limite di velocità era di 60 all’ora ma da quanto emerso il 40enne marocchino lo ha affrontato ad almeno 90 all’ora. Un istante prima di colpire a morte l’auto di Valentina, il 40enne marocchino aveva sfiorato un altro mezzo. Un quadro particolarmente pesante che ha portato a una condanna di 2 anni e 8 mesi per omicidio colposo più 8 mesi per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, oltre al pagamento di una provvisionale a titolo di risarcimento di 160mila a testa per il padre e la madre della sfortunata studentessa spezzina. Crif Achriaf (sposato con un’italiana e padre di un bimbo di 7 anni) ovviamente non scucirà un euro, i soldi arriveranno dal fondo di garanzia per le vittime della strada. Sentenza accolta come un «ottimo risultato» dalla difesa, anche perché l’imputato rischiava una pena fino a 10 anni. Sconcerto, delusione e rabbia invece nelle parole di Marco e Barbara Pesarin, padre e zia di Valentina. «Con questa sentenza — dice Marco Pesarin — quasi giustifica quanto fatto da quell’uomo: questo Paese è una continua delusione, si permette a questa gente di fare quel che vuole. Ringrazio lo Stato, anche da parte di Valentina».


da lanazione.it

12 commenti:

  1. ma siete proprio sicuri che addirittura l'80% dei cittadini è favorevole all'introduzione del reato di omicidio stradale?...proprio qui che se ne sbattono delle leggi con la complicità di una giustizia amministrata da giudici intrallazzoni e incompetenti?...forse tante persone dovrebbero lavorare un pò per strada per capire quanto l'automobilista italiano sia arrogante, indisciplinato, infofferente a qualsiasi regola....meditate gente...

    RispondiElimina
  2. Non abbiamo fatto noi il sodaggio, ma lo fece a suo tempo il Corriere della Sera sul proprio portale e anche altri. La % dei favorevoli era sempre intorno all'80%
    Per il resto mi rendo conto di co9me vanno le cose sulla strada.

    Giordano Biserni

    RispondiElimina
  3. ora per me e per tanti altri amici di Marco il padre di Valentina si apre un'altra stagione quella della paura, tutti al funerale avevamo lo stesso pensiero "colui che ha ucciso Valentina deve sperare solo di essere condannato a tanti anni in modo che Marco abbia il tempo di metabolizzare la dura realtà" nessuno meglio di noi che lo conosciamo avrebbe potuto leggere nel freddo dei suoi occhi e in quel distacco apparente la frase.... non finisce qui...., la legge invece ha deciso diversamente solo 2 anni e 8 mesi e il rischio che un giorno per uno strano scehrzo del destino oppure per una voluta coincidenza l'assassino si trovi davanti ad un uomo che ha meno di lui da perdere, perchè quello che aveva lui gliel'ha tolto non è del tutto remoto..... e quel giorno che in cuor mio spero non accada mai chi ringrazieremo?

    RispondiElimina
  4. Assicurazione contraffatta, ubriaco e drogato. Che dire, in un Paese "normale", un criminale di questa entità verrebbe condannato a non meno di 30 anni di carcere (tutti da scontare, senza permessi ne sconti di pena). Ma siccome in Italia la vita "degli altri" vale meno di tre anni di carcere, arrendiamoci al Giudizio di qualcun'altro, un giudizio divino e sicuramente equo. Condoglianze alla famiglia.

    RispondiElimina
  5. ma perchè non si pubblica la sentenza con il nome del giudice che l'ha emessa ?

    RispondiElimina
  6. Come ho già detto in un'altra occasione, non necessariamente la soluzione consiste proprio nell'introduzione di un autonomo reato di omicidio stradale. Va bene anche la modifica dell'art. 590 comma 3, già sottratto al bilanciamento con le attenuanti dall'art. 590 bis, aumentando congruamente la pena MINIMA, visto che molti nostri giudici di solito applicano sempre quella, sia che si tratti di un omicidio causato da un attimo di distrazione (come quello di chi apre la portiera senza accorgersi che da dietro stava sopraggiungendo un ciclomotore), sia che si tratti di un ubriaco che guidava contromano in autostrada. Una volta si diceva che la giustizia era trattare in modo uguale le situazioni uguali, in modo diverso quelle diverse ....
    Già un minimo di otto anni non è altissimo, perchè scendono subito di un terzo (5 anni e 4 mesi) con il regalo delle attenuanti generiche o dell'avvenuto risarcimento dei danni (da parte dell'assicurazione o dl Fondo vittime strada ... non del pirata!) e poi di un ulteriore terzo per la scelta del rito abbreviato o per il patteggiamento; si scende quindi di nuovo a poco più di tre anni e sei mesi e .. per le pene sotto i tre anni di regola non si va in carcere, ma c'è l'affidamento in prova ai servizi sociali.
    Quindi (a questo punto si è ridotto il nostro sistema penale) per avere qualche possibilità che un criminale sconti almeno un anno di carcere, servirebbe una pena minima di 9-10 anni di reclusione. Con un articolo 590 comma 3 che preveda la reclusione da dieci a quindici anni per l'omicidio colposo aggravato il sistema potrebbe anche essere efficace, perchè se il giudice ravvisa il dolo eventuale dell'omicidio volontario la pena minima è di 21 anni di reclusione, se ravvisa la colpa la pena minima è di 8-10 anni. Tuttavia includerei nell'aggravante, oltre alla guida sotto l'influsso di droga e alcool, ancha la guida contromano in strade a carreggiate separate ed il sorpasso in curva o sui dossi.

    RispondiElimina
  7. Non se ne può più. Quando la misura sarà veramente colma? Come si fa a non capire che la consapevolezza di rimanere impuniti fa aumentare a dismisura i comportamenti scorretti e pericolosi al punto di uccidere innocenti? E quando riusciremo ad avere legislatori in grado di capire e mettere riparo alle tragedie che quotidianamente ci affliggono sule strade? Io non mi sono mai convinto che uccidere una persona con una spranga o una pistola sia diverso che ucciderla andadogli contro con una macchina guidando sotto l'effetto di alcol o droghe. Per me è la stessa cosa. Non siamo nelle condizioni per fare appello al senso civico, al rispetto delle regole e degli altri: non c'è questa maturità sociale. E' NECESSARIO INASPRIRE LE PENE DETENTIVE,REVOCARE LA PATENTE E NON PERMETTERE DI RIPRENDERLA PRIMA CHE SIA TRASCORSO UN BUON NUMERO DI ANNI. Forse con prospettive del genere molti penseranno bene prima di guidare sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Franco Bernardi

    RispondiElimina
  8. Non riesco a credere che ci siano persone contrarie al reato di omicidio stradale! Ma... in questo paese ci DEVE eseere sempre qualcuno contrario. Piuttosto che essere favorevoli, si è contrari ad essere contrari.
    Forza ASAPS, insistiamo! Drogati ed ebbri al volante DEVE ESSERE aggravante, grave aggravante. Deluso, per la seconda volta, dalle affermazioni del Ministro.

    RispondiElimina
  9. pena di anni due e meso otto. Complimenti alla giustizia. questo criminale se non è già fuori uscirà fra non molto. ci vorebbe la pena di morte, altro che!!!!!

    RispondiElimina
  10. Certe notizie uccidono due volte le vittime incolpevoli di questi delinquenti! Una riflessione però mi passa per la testa.. se vi era la possibilità reale di infliggere una pena di anni 12 (10 più 2) perché non è stata comminata? rimango dell'idea che gli strumenti spesso non vengono utilizzati a dovere da un sistema giuridico troppo spesso distante dalla vita reale! l'omicidio stradale? per me può essere utile ma non sarebbe indispensabile se le pene fossero applicate ogni tanto nel limite massimo stabilito!

    RispondiElimina
  11. Sono pensionato da qualche anno, però in 40 anni di servizio ho rilevato tanti sinistri, e credfo, come tutti i padri di famiglia, per noi il dolore più forte era rilevare un incidente con dei giovani e poi comunicarlo alla famiglia ed accompagnarla in Ospedale per il riconoscimento della salma, poi spesso, davanti al Giudice condanni lievi e magari anche con la condizionale.-
    questa ragazza l'hanno ammazzata due volte e per i genitori è un doppio strazio. Qualcuno dice che le leggi ci sono basta applicarle ma come con un omicidio colposo quando è senz'altro doloso? queste persone leggano il Codice Penale e poi parlino. L'omicidio stradale deve entrare in vigore il prima possibile Grazie Giuseppe

    RispondiElimina
  12. Bisogna essere piu' severi con le leggi, a uno cosi' straniero o italiano bisogna togliere la patente a vita e deve fare almeno 5 anni di prigione ma tutto sta nell'educazione civile e stradale che ormai sta scomparendo specialmente in italia, con i governi che abbiamo non sara' mai possibile, vorrei vedere se fosse stata la figlia di un ministro, possiamo triplicare le forze dell'ordine ma non servirebbe a niente, dobbiamo entrare nel cervello della gente educando a comportarsi meglio e civilmente ma so che non sara mai possibile, ah vorrei sapere perche' non vengono controllate piu' a fondo le auto catorcio degli extracomunitari e ZINGARI? io ho l'auto sempre in regola e 2 volte o 3 all'anno vengo fermato per i controlli delle forze dell'ordine trovando naturalmente tutto a posto. con questo concludo e auguro buon lavoro alla polizia stradale e carabinieri e aggiungo che incidenti come questo di Valentina Pesarin ne succedono quasi ogni giorno in questa povera italia. Un saluto Giorgio TV

    RispondiElimina

La regola è semplice: firmarsi.