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giovedì 30 agosto 2012

In morte di Maurizio Zanella (Assistente Capo della Polizia Stradale)

L'Assistente Capo Maurizio Zanella
(ASAPS) Se il traffico scorre, la morte non fa notizia.
Fa notizia lo spread, fa notizia l’errore fatale di un medico, l’ira sconsiderata di un giornalista che s’incazza in tv e comincia a imprecare contro tutti.
Fa notizia un fustaccio tatuato a cui continuano tutti a ritirare la patente o il vascello di un magnate russo che attracca sulla Costa Smeralda.
Ma quante patenti ha, quel fustaccio?
Ma non c’è la crisi per i ricchi?
Fa notizia l’ubriaco che gabba la legge dando a bere a qualche giudice che in realtà l’etilometro era impazzito di colluttorio, fa notizia perfino il fatto che il fisico di Beckam non riempie più gli spalti degli stadi americani.
Tutto è buono a far scorrere i titoli, perfino la notizia che un cane e un gatto si litigano l’hamburger del padroncino americano.
La morte di Maurizo invece non interessa ai media, nemmeno se uno prova a spiegare che la sua vita è stata stroncata mentre lavorava e che non è solo un incidente stradale.
C’è una famiglia che perde un marito e un padre, c’è un lavoro che si conferma tra i più pericolosi e spietati; ci sono un amore, una dedizione e un coraggio che nessuno, o pochi, riusciranno a cogliere.
La storia di Maurizio Zanella è la storia di un uomo cancellato con un colpo secco che non fa rumore, impresso nell’immagine sfocata del fumo di una scarpata in fiamme, perduto nell’istantanea scattata da una compattina digitale, destinata a riprodursi nell’hard disk di un computer della Sottosezione Polizia Stradale di Vasto e nella memoria sconvolta dei suoi colleghi chiamati a soccorrerlo; a vederlo esanime a terra e a prendere le misure tra ciò che resta di lui e la palina chilometrica dell’A14; a dire ai suoi familiari che stasera non torna e che non lo farà mai più.
Se voi questo rumore non lo volete sentire, sappiate che a noi questo rumore ci assorda. (ASAPS)

 
 

(ASAPS) Ancora un appartenente alle forze dell’ordine travolto e ucciso sulla strada. Questa volta il lutto ha colpito di nuovo la Polizia Stradale con la perdita  dell’Assistente capo Maurizio Zanella della Sottosezione Polizia Stradale di Vasto Nord.
Secondo le prime informazioni raccolte dall’ASAPS, l’incidente sarebbe avvenuto al km 498 nord  nel comune di Serra Capriola (FG), mentre la pattuglia della Polizia Stradale si trovava in coda per viabilità ad un mezzo dei Vigili del Fuoco intervenuto in autostrada per l’incendio nella adiacente scarpata. L’Assistente capo (la dinamica è ripetitiva) sarebbe stato travolto da una vettura in arrivo che inspiegabilmente, in pieno giorno e con le prime 4 macchine che già si erano fermate, non ha visto le segnalazioni della pattuglia e, probabilmente, per l’alta velocità, ha cominciato a sbandare  e ha investito in pieno l’Assistente capo della Polizia Stradale.
Maurizio Zanella , 50 anni, lascia la moglie Anna e due figlie che ancora studiano.
A distanza di una settimana dalla morte del Brigadiere dei Carabinieri Paolo Corbeddu, travolto e ucciso il 21 agosto scorso a Orune (NU), un altro appartenente alle forze di polizia lascia la vita sulla strada, travolto mentre svolge solo il suo dovere.
Tutta l’ASAPS si stringe al dolore della famiglia e dei colleghi dell’Assistente capo Maurizio Zanella, nostro associato.
L’impegno dell’ASAPS  per la sicurezza sulla strada a cominciare  da quella dalle stesse forze dell’ordine, non verrà mai meno.

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

1 commento:

  1. leggo sempre i commenti dello Stimatissimo Presidente Giordano Biserni, e sono perennemente in totale accordo,
    personalmente non accetterò mai la perdita di una vita solo perchè qualcuno ha deciso di usare le disastrate strade Italiane, come delle piste personali, ancora peggio se la vita è di una Divisa che sta invece difendendo le vite degli altri, anche di chi se ne infischia delle leggi e del rispetto degli altri.

    Non vorrei mai leggerle queste notizie, non perche spesso non vengono pubblicate, ma perchè queste tragedie non devono accadere mai più.

    Mi unisco anch'io al dolore della Famiglia dell'eroe Maurizio

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