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lunedì 10 febbraio 2014

OMICIDIO SAVARINO
UNA SENTENZA SECONDO LOGICA!
UNA CONSEGUENZA SECONDO LOGICA!


Milos Stizanin - Foto da corriere.it

(ASAPS) È ovviamente una sentenza secondo logica, la stessa logica che aveva fatto abbassare a 9 anni  la pena a carico di Remi Nikolic, l’omicida di Nicolò Savarino con le originali motivazioni che hanno riconosciuto una serie quasi infinita di attenuanti tra cui la minore età e soprattutto  il “contesto di vita famigliare” nel quale il ragazzo “è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento” e dalla “totale assenza di scolarizzazione”. 
Quindi anche quella a carico del complice Milos Stizanin  2 anni e 6 mesi è una sentenza logica, o meglio secondo quella logica. È inutile cari amici della Polizia Locale e delle forze di polizia in genere che ci spertichiamo in commenti infarciti di aggettivi  molto (de)qualificativi come leggo su FB: assurda, incredibile, vergognosa, demotivante, ingiusta, incomprensibile, inaccettabile, scandalosa. Non è così. È una sentenza solo logica! Le attenuanti generiche? Logiche. Ma non è stato  questo Stizanin a togliere la bicicletta del vostro/nostro collega Nicolò Savarino incastrata nel Suv di Nikolic, e non è stato sempre lui ad aiutare il “minorenne” che guidava il Suv  a parcheggiare la vettura dell'Omicida? Meritava quindi comprensione.
 Poi, scusate, una volta emessa una condanna a 9 anni a carico dell’omicida come si poteva pensare a una condanna più elevata per il favoreggiatore? Sì si poteva arrivare a 3 anni e mezzo come aveva chiesto il PM. Ma cosa sarebbe cambiato? Niente!
Amici, voi lo sapete bene, questi due ve li ritrovate fra poco tempo a spasso per Milano, magari con un Suv e se non sarà Milano sarà Torino, Bologna, Roma.
Il Paese ha da tempo imboccato la strada del buonismo senza confini e del recupero di chi sbaglia. Tranne se sbaglia un poliziotto, allora il meccanismo del buonismo si inceppa. Sempre! Possiamo fare decine di esempi.
Quindi quella di Milano è una sentenza assolutamente secondo logica.
E presto starà alle forze di polizia certificare che è stata una strada sbagliata.
Questa è, invece,  una conseguenza secondo logica. Anzi ovvia.

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

da milano.corriere.it

1 commento:

  1. Carabinieri al posto del 118. Bambino che non respira soccorso e salvato
    Spesso, ingiustamente, si accusano i carabinieri di non essere presenti in caso di necessità. In realtà la storia che raccontiamo, dimostra il contrario. L'altro giorno, in via Carmagnola a Pinerolo, la pattuglia dei carabinieri di Pinerolo sono fermi al distributore di benzina per il rifornimento di carburante al mezzo di servizio. All'improvviso, dal portoncino del condominio di fronte, esce un uomo M. V. con un bambino di due anni in braccio che urla. "Aiuto mio figlio non respira più." Dietro all'uomo la moglie, tutti e due sconvolti. "La testa del piccolino era sorretta dal braccio del papà - racconta il nostro testimone - il volto era bianco e in effetti non respirava. Ho visto i due carabinieri che gli sono subito corsi incontro e hanno portato i due genitori con il bambino dentro l’ auto di servizio e, senza pensarci due volte, hanno invertito la marcia e con i sistemi d’emergenza accesi sono andati via verso l'ospedale. In ospedale il bambino viene subito rianimato e per i genitori un grande sospiro di sollievo. Nella foto (repertorio) i carabinieri di fronte all'ospedale Agnelli di Pinerolo.
    il mezzo di servizio non è un'ambulanza. puniti i due militari

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