AVVISO AI NAVIGANTI

TUTTA LA VOSTRA ATTENZIONE, PER PIACERE

di Lorenzo Borselli *

(ASAPS) 14 agosto 2013 - La giornata di oggi è stata campale. Il blog è letteralmente esploso: da una parte alimentato da chi ha condiviso la linea dell'ASAPS, secondo la quale il sindacato CONSAP ha sbagliato quantomeno i toni di una polemica che ci sembra (ripeto, ci sembra) fuorviante nella forma e nella sostanza, e dall'altra chi vi si è tenacemente opposto.

Riconosco solo al sindacalista Marchi (peraltro nostro socio) la tenacia nel tenere testa alla propria posizione, ma resto, da moderatore della discussione e da responsabile nazionale della comunicazione dell'ASAPS, del tutto in linea con quanto scritto da Giordano Biserni.

Debbo però annotare che qualcuno, ben nascosto nell'anonimato, non ha mancato di colpire personalmente il sottoscritto e Biserni, dando prova di conoscerci più o meno bene. E la dirigente, cui uno dei coraggiosi anonimi si è rivolto chiamandola "Gentile Donna", sfidando poi il sottoscritto a riconoscerlo (o identificarlo) in virtù dell'incarico che rivesto in seno alla Polizia di Stato.
Io il senso delle parole lo conosco e mi basta fare uno più uno, anche senza specializzazioni investigative o il curriculum da detective. 

Anche questo blog è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, del resto, come tutti noi.

A loro, agli anonimi, andrà il mio pensiero pietoso di stanotte.

A tutti, anche a loro, dico comunque grazie, ma il mio più deferente rispetto va alle vittime della strada, che questo Affaire Dreyfus montecatinese, e il suo J'accuse ingiustificato a persone e modelli operativi, rischia di mettere in secondo piano. 

Ci sembra che chi ha scatenato la questione non abbia fatto bene il proprio lavoro, perché ha privilegiato l'aspetto mediatico a quello sostanziale, correndo il rischio di mandare a scatafascio il lavoro che anch'io, con l'ASAPS e col mio amico Giordano, porto avanti dal 1995.

L'indagine va bene, lo ha scritto Biserni nel suo comunicato e l'ho ribadito più volte anch'io, ma si poteva lasciare a chi deve dirigerla (l'indagine) e cioè il magistrato, la possibilità di investigare in maniera serena, senza l'atmosfera di pregiudizio che l'esposto pubblicato sui giornali e online ha purtroppo provocato, come si legge su molti blog della stampa locale.

In questo modo, la verità sarebbe venuta comunque a galla, senza però aver fatto male in caso di comprovata innocenza e onestà intellettuale.

State sicuri che staremo sulla partita. Grazie e l'avviso ai naviganti è per dire anche che la discussione è chiusa.  (ASAPS)

(*) Responsabile Nazionale per la Comunicazione di ASAPS, Sovrintendente della Polizia di Stato.