Ricerca

lunedì 25 novembre 2013

L'allarme del capo della polizia:
"Impossibile garantire la sicurezza"

Pansa: con 15mila agenti in meno non garantiamo più, caleranno i controlli.
Più furti e rapine nelle grandi città. La polemica con la Difesa: puntare sui militari potrebbe violare la Costituzione

Il capo della Polizia, Alessandro Pansa, lancia l'allarme: "Troppi tagli, diminuisce il servizio di sicurezza reso ai cittadini". Le parole del numero uno della Polizia italiana si incrociano con i dati, ancora top secret, del Viminale.
I numeri confermano come la crescita dei reati sia direttamente proporzionale a quella dei tagli al comparto. "Ogni tanto qualcuno mi chiede di aumentare il livello dei controlli in alcune città o in alcune parti del Paese. Voglio essere chiaro con tutti: oggi non siamo in grado di accrescere la sicurezza in nessuna parte del territorio". Pansa è al vertice del Dipartimento sicurezza del ministero dell'Interno. Da lui dipendono Polizia, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza. Insomma, è il capo delle forze dell'ordine.
Ed è la prima volta che dalla massima autorità della sicurezza del Paese arriva un segnale così forte di "resa" alla criminalità. Un allarme drammatico, rivolto al mondo della politica e in particolare al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che sul tema tace. Pansa ha parlato così di fronte a un centinaio di funzionari dell'associazione Anfp. Davanti ai dirigenti Polstato, il loro capo ha ammesso che ormai "non è pensabile che noi possiamo offrire lo stesso servizio di sicurezza al cittadino che offrivamo qualche anno fa, con 15 mila poliziotti, 15 mila carabinieri e migliaia di finanzieri in meno. E con la riduzione delle risorse". "È pacifico - ha ribadito - che in questo momento noi stiamo offrendo un servizio di sicurezza inferiore al passato".
Inutili, ha aggiunto, i "meccanismi di ottimizzazione delle risorse per rendere più efficiente la macchina organizzativa della sicurezza. Comunque il segno resterà meno". E ancora: "Non è più pensabile - ha spiegato - ragionare come se sul territorio siano schierati 110 mila uomini. Dal 2014 ce ne saranno solo 94 mila". Pansa ha espresso anche la preoccupazione che i tagli possano penalizzare il comparto della sicurezza a favore di quello della Difesa, impegnato da anni nelle "pattuglie miste" e in compiti di presidio di obiettivi a rischio nelle città. "Bisogna chiarire - ha dichiarato - chi ha la legittimità dell'uso della forza nell'ambito della sicurezza". "Perché - ha polemizzato con la Difesa - se spostiamo l'asse verso il sistema militare, creiamo qualche scompenso anche rispetto ai principi costituzionali".
Il segretario dell'Anfp Enzo Letizia ha poi sottolineato come "il taglio delle risorse, in un momento di crisi economica, comporti un aumento della criminalità perché mancano uomini e mezzi". Complessivamente, infatti, in tutta Italia sono in aumento furti e rapine. Nel dettaglio delle grandi città, è Firenze in vetta alle classifiche per l'aumento dei delitti nel 2012 (9,2%) rispetto all'anno precedente. Da gennaio ad agosto di quest'anno, ultimi dati disponibili, a Firenze sono cresciuti del 100% gli omicidi volontari, del 16% i furti in abitazione, del 50% le rapine in banca. A Bari i delitti sono aumentati del 2,2%, negli ultimi otto mesi del 50% gli omicidi, del 16% i furti, del 70% le rapine in abitazione. A Roma crescita dei delitti del 3,2%, con un incremento tra gennaio e agosto del 43% degli omicidi volontari, del 4,3% dei furti in generale e dell'8,7% dei furti negli esercizi commerciali. A Bologna i delitti sono aumentati del 2,2%. Nei primi otto mesi sono aumentati dell'11% i furti in abitazione, del 20% negli esercizi commerciali, e del 47% le rapine in abitazione. A Cagliari da gennaio ad agosto sono aumentati del 28% i furti in abitazione, a Napoli crescono dell'11,4% le violenze sessuali e del 18,6% le rapine. A Catania i delitti sono aumentati del 4%, con un incremento nei primi otto mesi di quest'anno del 100% degli omicidi volontari, del 225% delle rapine in banca. A Milano, nei primi otto mesi dell'anno si è registrato un aumento del 17% di furti in abitazione, del 73% di rapine in abitazione, del 96% di rapine in banca. In crescita i delitti anche a Palermo (più 5,8%), con un incremento nei primo otto mesi del 250% di omicidi volontari, del 18% di furti in abitazione, del 12% di rapine in banca. L'aumento di criminalità non risparmia il Nord Ovest (salgono del 30% nei primi otto mesi i furti a Torino, del 47% le rapine in abitazione e del 10,4% quelle negli esercizi commerciali). Né il Nord Est: a Trieste i delitti crescono del 4,7%, in particolare si registra un'impennata di reati contro le donne, con un più 33,3% di violenze sessuali, mentre a Venezia i delitti crescono del 3,5% con una crescita ad agosto del 14% dei furti in abitazione e del 24% dei furti negli esercizi commerciali.
di Alberto Custodero
da repubblica.it

Quando il Capo parla chiaro. La politica non continui a far finta di non capire, non continui ad occuparsi delle cose che interessano poco ai cittadini. Anche la situazione dell’OP e della sicurezza sta inclinandosi pericolosamente. Le divise sono stremate, umiliate e sempre più in difficoltà operativa ed economica. Andava detto!  (ASAPS)



 

11 commenti:

  1. con meno poliziotti in giro sicuramente avremo meno multe,avremo meno inseguimenti sulle nostre strade e di conseguenza meno morti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. magari ci saranno più delinquenti che violenteranno sua moglie e sua figlia....magari....

      Elimina
    2. Complimenti per il commento. Certamente ha capito tutto!!! spero solo che una volta avra bisogno delle FORZE DI POLIZIA magari dopo aver avuto la moglie la figlia violentata da un balordo o trovarsi di notte i ladri in casa ecc. Poi si che chiede aiuto alla FORZE DI POLIZIA e avra' anche il piacere che questi balordi vengono presi. Lei pensi alle multe e ai inseguimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

      Elimina
    3. Giammal o come c...o ti chiami..noi abbiamo risposto alla stronzata che hai scritto..aspettiamo una tua risposta, ; se mai avrai il coraggio di rispondere...sei solo un vigliacco smidollato...uomo senza palle. Se solo penso che per strada devo difendere pure gentaglia come te mi viene voglia di cambiare mestiere...

      Elimina
  2. Eh si, perché i morti sulle strade li provocano gli inseguimenti delle volanti. Ah, scusi: quali volanti??? Ma se non ce ne sono più? Forse… No, dai, che le rispondo a fare? Buonanotte.

    RispondiElimina
  3. Propongo io un’azione riassunta nei seguenti 7 punti:

    1. Istituire la VI° forza dell’ordine nazionale;
    2. Istituire la VII° forza dell’ordine nazionale
    3. Dopo polizia municipale e polizia provinciale, istituire la polizia regionale;
    4. Dopo polizia municipale, polizia provinciale e polizia regionale, istituire la polizia delle comunità montane (esistenti ormai ovunque);
    5. Estendere le funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza anche al personale dell’Esercito;
    6. Armare le “ronde padane” di maroniana concezione;
    7. Istituire ed nuove milizie, tipo i rangers d’Italia.

    P.S. : che non si sognino per caso di predisporre un un’opera di riordino che soddisfi le effettive esigenze della Cittadinanza, in un ottica di efficienza e risparmio, corrispondente, tra l’altro, alle direttive europee!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lei non ci crederà, ma siamo sostanzialmente d'accordo con lei.

      Elimina
  4. I crimini violenti aumentano (e per forza, anche se fossero ben finanziate ed equipaggiate le FF.OO. non hanno il dono dell'ubiquità, non possono essere dappertutto) e nel frattempo il ministero dell'interno ed i prefetti premono per disarmare la popolazione.
    I porti d'arma per difesa sono 20mila in tutta Italia, praticamente ogni criminale ha la garanzia che un aggredito fuori casa sia inerme e impossibilitato a difendersi.
    Quando si capirà che le armi in mano ai civili (incensurati e controllati a livello psichiatrico) sono un forte deterrente ad aggressioni, rapine e stupri?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guardi: il numero di rapine in Italia ogni 100 sportelli, dopo un lungo periodo altalenante, dal 2008 è decisamente più basso in Italia che negli Stati Uniti (nel 2008 del 14%, nel 2009 del 26%). Il dato rispetto agli abitanti è invece praticamente identico: nel 2009 sono state perpetrate 3,5 rapine in banca ogni 100.000 abitanti in Italia e 2,9 negli USA. Le armi ai privati non scoraggiano i reati: nemmeno la pena di morte ci riesce. Non serve Rambo, serve un servizio di polizia efficiente...

      Elimina
  5. E'giusto denunciare le carenze del sistema sicurezza e la mancanza di uomini e mezzi, però ritengo anche che ancora non sia stato fatto tutto il possibile per razionalizzare le strutture e renderle più snelle ed efficienti, per non creare malcontenti. Per esempio, in ambito Polizia Stradale, accorpare alcuni Compartimenti (come in Sicilia, dove ve ne sono due, a Catania e a Palermo) non sarebbe una cattiva idea, visto che i Compartimenti non svolgono, di massima, funzioni operative.

    RispondiElimina
  6. Un rappresentante di un sindacato di polizia, non ricordo quale, fa un proposta: unificare le forze di polizia. Detta così sembra una soluzione dal sapore della provocazione, perché gli ostacoli sarebbero molti e, non per ultimo quello della sistemazione delle gerarchie, quindi, il potere fino a se stesso. Molti anni addietro, siamo nel 1976, anno più, anno meno, nasceva il clandestino “Movimento dei Finanzieri Democratici”. Poi nel 1994 con atto notarile in quel di Bologna, nasceva “Progetto Democrazia in Divisa”. I quali, in estrema sintesi, lottavano per la sindacalizzazione della Guardia di Finanza, facendo proposte e progetti tra le quali, appunto, l’unificazione delle forze di polizia. La proposta dell’unificazione era, sempre in estrema sintesi, che la quota (circa il 35%) della Polizia Tributaria continuasse a vivere solo ed esclusivamente per combattere l’evasione fiscale, il resto, invece, passasse sotto un’unica Polizia. Sto sintetizzando al massimo, questo doveva recuperare moltissimo personale per il servizio operativo, oltre ovviamente al risparmio delle risorse. Stiamo parlando di proposte che hanno ormai oltre trentacinque anni, ovviamente, ignorate, derise, ostacolate. Quel Movimento ormai non esiste più se non nella memoria di qualcuno (la repressione si fece sentire usando la mano pesante, eravamo definiti dei sovversivi). Oggi, mi sembra, invece, che la nostra idea di unificazione delle FF.PP. non era così sbagliata e ancor meno sovversiva. Anzi.



    RispondiElimina

La regola è semplice: firmarsi.