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giovedì 6 dicembre 2012

Strade
Aiuto, ci vogliono togliere le catene!

 
 Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Nessuno ha mai pensato di mettere in discussione l'utilità e la praticità degli pneumatici invernali, il cui utilizzo, fortunatamente, si sta diffondendo in maniera esponenziale, anche se non con le percentuali dei paesi nordici.
Sappiamo anche che l'utilizzo delle gomme da neve è giustamente considerato dalla normativa vigente - articolo 6 Cds  comma 4 lettera e) - in alternativa all'uso di mezzi antisdrucciolevoli (leggasi catene).
Per questo ci sorprende veramente un emendamento presentato il 27 novembre scorso dai senatori Paravia e Ghigo alla 10^ Commissione Senato, sulle misure per la crescita del Paese:


SENATO
COMMISSIONE 10a

DISEGNO DI LEGGE N. 3533
Conversione in legge del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante
ulteriori misure per la crescita del Paese

EMENDAMENTI APPROVATI NELLA SEDUTA DEL 27/11/2012
8.17
Paravia, Ghigo (PDL)
Dopo il comma 9, aggiungere il seguente:
«9-bis. All'articolo 6, comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dopo la lettera f) è
aggiunta la seguente:
g) prescrivere al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità, l'utilizzo esclusivo di pneumatici invernali, qualora non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l'incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative».



Insomma con l'inserimento di quel comma in pratica ci possono togliere le catene e obbligarci all'utilizzo esclusivo di pneumatici invernali.
Il bello è che la decisione sarebbe rimessa direttamente all'ente proprietario della strada a cui spetterebbe l'adozione del provvedimento fuori dei centri abitati.
Come dire che la provincia di Forlì potrebbe non prevedere l'obbligo esclusivo e quella di Bologna o Rimini invece sì. O ancora, una concessionaria autostradale potrebbe decidere per l'adozione in esclusiva degli pneumatici da neve e l'altra confinante no. Questo ovviamente significherebbe - di fatto - obbligo di pneumatici da neve per tutti e ovunque, a meno che un conducente non pensi di autolimitarsi e percorrere il solo  tratto di strada provinciale, statale o autostrada non sottoposta a tale vincolo.
Se non fosse che il problema delle catene o gomme invernali è un argomento molto serio ci sarebbe da pensare ad uno scherzo di un prematuro carnevale. Per altro l'utilizzo in esclusiva impedirebbe alla Polizia  per situazioni estreme, nei passi di montagna, di richiedere comunque il montaggio della catene. In particolare essenziali per i veicoli pesanti non appena una salita supera il 2% di pendenza.
Ancora una volta c'è chi per difendere interessi di bottega gioca con le tasche e la sicurezza degli automobilisti.
Chiediamo al Parlamento di non approvare un emendamento che risponde ad esclusive logiche di interessi settoriali  e non di sicurezza e di lasciarci l'utilizzo delle catene così come è previsto dalla normativa attuale.


Forlì 6 dicembre 2012

Giordano Biserni
Presidente ASAPS


 > CATENE DA NEVE E PNEUMATICI INVERNALI

Tutto quello che c'è da sapere





7 commenti:

  1. Spett. Asaps.
    con riferimento al recente articolo sull'obbligo di soli pneumatici invernali per decreto
    e possibile abolizione delle catene, desidero aggiungere osservazioni su un fatto finora
    molto trascurato.
    L'obbligo su alcune strade e autostrade di gomme invernali o catene dal 15 novembre al
    15 aprile comporta che, con le attuali temperature medie, chi adotta le invernali si trovi
    a usarle in aprile e spesso anche in marzo a temperature che sono, e di molto, superiori
    a quelle (sotto i 6-7 gradi centigradi) per cui tali gomme sono ottimizzate.
    Con riduzione della tenuta di strada e, in particolare, della efficacia in frenata. Molti test
    dimostrano infatti che gli spazi di frenata di una invernale a 16-20° (temperatura ormai
    tutt'altro che infrequente nel nostro inizio di primavera) si allungano enormemente.
    Io uso le invernali ormai da molti anni, e su tre auto diverse ho avuto conferma di questo
    fatto che mi preoccupa moltissimo nella guida: perché altro è avere tale obbligo in marzo
    e aprile in Germania o in Norvegia (dove mi è più volte capitato di guidare), e tutt'altro è
    averlo nell'attuale clima italiano. Per non parlare della tenuta sul bagnato (in marzo e aprile
    da noi piove spesso) in cui mediamente una gomma estiva performa decisamente meglio di
    una invernale. E per non parlare della rapidissima usura delle invernali a temperature inidonee.
    Pertanto la "totale" esclusione delle catene e l'imposizione delle sole invernali, in combinazione
    con gli astrusi periodi di imposizione vigenti in Italia, comporta obiettivamente anche dei
    rischi, non ipotetici, ma tecnicamente fondati e verificati.
    Sarebbe opportuno tenerne conto.
    Cordiali saluti.

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  2. Caro Biserni,
    più volte mi sono trovato in disaccordo con lei su tematiche stradali e qualche volta ci siamo anche scritti, oggi invece leggo che vi opponete alla truffaldina idea di vietare l'uso di catene a piacimento dei gestori e/o dei proprietari delle strade e autostrade. Sappia che la appoggio.

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  3. Sento in radio il vs parere riguardo la follia di chi vuole togliere le catene da neve...
    bravi...da..
    nel nostro piccolo ...
    laiisg libera ass. insegnant&istruttori scuola guida milano

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  4. si parla tanto di bloccare gli aumenti delle sanzioni e poi facciamo anche questo. Ma ci rendiamo conto della differenza di costo tra i due dispositivi. Se è vero che una "multa" si può evitare di prenderla, questa non da' possibilità di scampo. Senza contare il fatto che in certi tratti di strada in salita e ghiacciata nemmeno le gomme invernali sono utili occorrono sempre le catene. Direi che questa è l'ennesima vergogna all'italiana (volutamente scritto in piccolo). Mi viene anche da chiedermi per chi sia il vantaggio di questa manovra???

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  5. Massimo Bertulli Sost. Comm.rio in quiescenza già Comandante Polstrada Urbino7 dicembre 2012 alle ore 06:50

    Queste sono le cosiddette leggi presentate da incompetenti in materia. Il fine era sicuramente meritevole ed apprezzabile; credo che con il citato emendamento si abbia voluto imporre l'uso degli pneumatici invernali, fuori dai centri abitati, a tutti i veicoli, anche a quelli che normalmente montavano gomme cd. da strada. Purtroppo la fretta e l'incompetenza dei burocrati ha indicato l'utilizzo esclusivo di pneumatici invernali (imponendone di fatto l'uso), ma così dicendo hanno fatto sottintendere che l'uso delle catene fosse stato abilito. Se quello fosse stato l'intendimento dei promotori dell'emendamento,questi avrebbero chiaramente VIETATO l'uso delle catene, ma di fatto ciò non è stato menzionato. E' stato imposto, come anzidetto, l'uso esclusivo degli pneumatici invernali, ma credo che questo debba essere riferito in alternativa agli pneumatici da strada e non alle catene. Speriamo che sia così altrimenti la circolazione stradale, specialmente sulle strade collinari o montane ne risentirebbe pesantemente.

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  6. Certo che siamo veramente alla "frutta", trovare tecnici che ragionano in questo modo mi dà da.... pensare, possibile che tra i tanti "Ministeriali" del Dicastero Trasporti, nessuno di loro se ne sia accorto ed abbia pensato che una formulazione del genere poteva essere dannosa e pericolosa per gli Automobilisti Italiani?
    Perchè in questo paese nessuno chiede informazioni a chi ne sà di più?
    Per fortuna che ci siete voi dell'ASAPS a cui esprimo un vivo ringraziamento, continuate a vigilare sul lavoro e sugli sbagli di questi emeriti "burocrati", un saluto.

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  7. Totalmente d'accordo con la posizione Asaps.
    Da operatore di polizia stradale, inoltre, confermo che con il solo obbligo del pneumatico invernale non potremmo obbligare il montaggio della catena ad autocarri pesanti in tratti montani critici: i mezzi proseguirebbero e bloccherebbero inevitabilmente il transito; aumento dei pericoli e quantomeno dei disagi.
    L'adeguamento normativo che cambia la situazione, almeno quella economica, dei cittadini, non può passare inosservato!

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La regola è semplice: firmarsi.