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lunedì 1 agosto 2011

Truffa degli autovelox: 558 denunciati e 11 milioni di multe contestabili

Un radar portatile sistemato in una strada estera (foto Wikipedia)


Un grave schiaffo alla credibilità di chi si occupa di sicurezza stradale
E’ ora di dire basta a chi usa l’autovelox solo per fare cassa utilizzando anche trucchi e inganni
Le associazioni che si occupano di sicurezza stradale dovrebbero costituirsi parte civile nei procedimenti penali

(ASAPS), 19 marzo 2011-  Se i fatti denunciati dalla Guardia di Finanza di Desenzano (BS), con l’organizzazione di un sistema truffaldino di rilevamento della velocità  saranno dimostrati, ci troveremmo di fronte ad una forma di inganno fatto sistema che oltre ad avere una forte rilevanza penale, va a minare il già sofferente rapporto fiduciario fra controllori e controllati.

E’ ormai consuetudine che di fronte ai bilanci falcidiati degli enti locali alcuni amministratori ricorrano all’uso sistematico degli autovelox, e misuratori di velocità in genere, più che per logiche riconducibili ad una  reale sicurezza stradale a logiche di mera cassa. La vocazione di alcuni piccoli comuni di utilizzare gli autovelox su strade statali e superstrade lo sta a dimostrare, in quanto i ricavi delle sanzioni non vanno certo all’ente proprietario della strada. Anche la legge 120 del luglio scorso, che prevede che  la metà degli introiti (dedotte le spese) vada all’ente proprietario della strada a prescindere dall’organo di polizia che rileva la sanzione, tarda a trovare applicazione per la mancanza dei conseguenti provvedimenti attuativi.
Nel caso di Desenzano si sarebbe arrivati addirittura ad alterare la misurazione della velocità in eccesso. Se così fosse realmente allora il controllo della velocità sarebbe sceso su una incredibile   china criminale.
L’utilizzo di autovelox non a norma con l’organizzazione scientifica di una truffa colossale e un giro d’affari milionario, è un fatto di estrema gravità anche per la credibilità dei vari corpi di Polizia Locale e dello Stato che si occupano seriamente dei controlli, e  di tante associazioni, che con dedizione  e passione si occupano di sicurezza stradale.
Mentre si sta attuando uno sforzo coeso per abbassare le cifre della mortalità stradale con risultati positivi e incoraggianti, certe notizie minano lo sforzo costante di chi è in prima linea nel contrasto allo stragismo stradale. Di fronte ad episodi come quello di Desenzano le associazioni che si occupano di sicurezza stradale con serietà non devono solo strillare il loro disappunto e disagio, ma devono cominciare a pensare di costituirsi parte civile nei procedimenti contro chi abusa di uno strumento legittimo e utile (se usato con logiche di sicurezza), per fini solo di cassa e per di più truffando gli automobilisti.
A questo punto la materia va regolamentata in modo più puntuale anche individuando una apposita autorità per la verifica preliminare e costante dei contratti con ditte appaltatrici dei servizi e modalità di rilevamento e accertamento. Si crei poi un fondo comune degli introiti e una gestione armonica dei proventi su tutto il territorio nazionale e regionale in relazione alle esigenze locali delle strade e per migliorarne veramente la sicurezza.

Forlì, 19.3.2011
Giordano Biserni
Presidente Asaps


Anonimo ha detto...
Visto che si sta parlando proprio in questo periodo di modifiche fantasiose al C.P. ci sarebbe quasi materiale per iniziare a parlare anche del reato di Truffa Stradale.

 Lorenzo Borselli ha detto...
Non c' niente di fantasioso nell'essere delinquenti. E nemmeno nel tuo contributo: scontatissimo.

Lorenzo Borselli ha detto...
Comunque, polemiche a parte, tutte le sanzioni comminate in questo contesto andrebbero annullate d'ufficio, punti e denari restituiti. E bisogna che qualcuno ponga fine a questo scemnpio.

 Anonimo ha detto...
"Non c' niente di fantasioso nell'essere delinquenti."
Vero (anche se, a dirla tutta, la destrezza dimostrata in certi furti ne avrebbe eccome)
invece nel concepire certe modifiche alle leggi in vigore, purtroppo...
Comunque sia: se l'omicidio stradale deve diventare una fattispecie specifica di omicidio per una serie di circostanze aggravanti tutte sue, non vedo perché non si possa applicare il medesimo criterio anche alla frode.
Una frode perpetuata mediante l'invio di verbali per violazione del codice della strada (con modalità tale da rendere praticamente impossibile per il cittadino dimostrarne la falsità) ha anche questa una serie di aggravanti tutte sue.

Lorenzo Borselli ha detto...
Esatto. previste, mi sembra, dal codice penale vigente il quale, invero, non riesce ad essere effettivamente severo nella determinazione della pena effettiva né quando qualcuno ammazza il prossimo in spregio alla vita altrui (temerarietà della guida o stato psicofisico) né quando qualcuno truffa il prossimo. Converrai con me che si tratta di reati, e parlodell'omicidio colposo e della triffa, che hanno uno spessore giuridico pari allo zero.

 Raffaele AnoniMo ha detto...
Personalmente credo che il nostro CP preveda, anche con precisione, le fattispecie di reato di cui Lorenzo parla, purtroppo è la pena che poi materialmente sconta o dovrebbe scontare il colpevole che "manca", quindi ammesso che il CP preveda ancora più precisamente quel tipo di colpa o di dolo, ma poi le pene sono quelle non vedo cosa cambierebbe.
Ma visto che stavamo parlando dei velox taroccati che nel 90% dei casi sono gestiti dalla Polizie Locali, allora mettendo insieme le due cose, pene e PL, credo che l'unica cosa da fare sia quella di prendere esempio dagli altri paesi CE dove entrambe le cose sono più efficienti ed efficaci, tutto a vantaggio della sicurezza dei cittadini.
Qui da noi partendo dall'assunto che la sicurezza dei cittadini è solo affare di Stato, anzichè dire che le PL devono rientrare localmente in quell'ambito e fare la loro parte al 100% si perde tempo a dire manganello si, manganello no, sulla statale no, sulla provinciale si, questo lo possono fare questo no ecc ecc, in Europa anche in UA e BG chi indossa una uniforme è lo Stato e niente altro, che appartenga ad Enti centrali o Locali non fa differenza.
Dopodichè grazie alla legislazione attuale che riguarda la PL queste diventano strumenti nelle mani degli amministratori che fanno quello che c.... gli pare, in Italia non ci sono due corpi di PL solamente simili tra di loro ed ecco che si possono anche permettere di taroccare i velox a Nord come a Sud. Questo perchè non sono parte di un sistema, ognuno è una organizzazione indipendente ed anche quando non c'è truffa le amministrazioni si inventano di tutto pur di incassare attraverso l'operato della PL ed in tutto questo non solo la sicurezza stradale ma la sicurezza della gente e del territorio va a farsi fottere........

Anonimo ha detto...
Ciao a tutti,volevo sapere come si fa a conoscere tutti gli autovelox non conformi,in quanto ho pagato multe per 1300 euro.Grazie a tutti quanti per chi mi puo aiutare.

Lorenzo Borselli ha detto...
E' molto semplice: devi risalire ai comandi che ti hanno contestato le violazioni e verificare se, sulla rete, siano riportate notizie riguardanti un loro coinvolgimento in queste inchieste. altrimenti, la strada che ti consiglio, è quella di rivolgerti a un'associazione di consumatori. Per il futuiro, però, basta andare più piano... :-)


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