Ecco ora ci sentiamo decisamente più sicuri e certi che la giustizia ci garantisce da eventuali abusi e vessazioni della polizia
(ASAPS) Ecco ora ci sentiamo decisamente più sicuri e certi che la giustizia ci garantisce da eventuali abusi e vessazioni della forze di polizia. Sì ora siamo garantiti che la sicurezza di tutti è riaffermata. Un tassista sorpreso con 4,7 g/l di alcolemia (un assoluto record) pari a quasi 10 volte il limite consentito, grazie al suo avvocato riporta la patente a casa. Ora si dovranno preoccupare gli altri di riportare la pelel a casa.
Pensate che quella notte del 2008 il tassista aveva bevuto per sfuggire al freddo.
Nell'inverno del 2012 tutto il popolo degli automobilisti italiani dovrebbe essere ubriaco fradicio tutti i giorni per sfuggire al Burian e ai -15 gradi.
A volte se non ci fosse da piangere ci sarebbe da piegarsi in due dalle risate. (ASAPS)
Pensate che quella notte del 2008 il tassista aveva bevuto per sfuggire al freddo.
Nell'inverno del 2012 tutto il popolo degli automobilisti italiani dovrebbe essere ubriaco fradicio tutti i giorni per sfuggire al Burian e ai -15 gradi.
A volte se non ci fosse da piangere ci sarebbe da piegarsi in due dalle risate. (ASAPS)
Questa la notizia riportata da Corriere.it
Trovato in coma etilico alla guida del taxi, e tuttavia assolto nel processo e «graziato» dalla restituzione lampo della patente: è il record legale di un tassista che nessuno il 5 gennaio 2008 avrebbe pensato potesse salvarsi dalle conseguenze del suo stato di ebbrezza (4,70 gr./l.) quasi 10 volte il consentito. In teoria il tassista aveva la certezza di andare incontro a una ammenda tra 1.500 e 6.000 euro, alla condanna da 6 mesi ad 1 anno, alla sospensione della patente da 1 a 2 anni, e alla confisca del veicolo al momento della sentenza di condanna. Ma il suo avvocato Salvatore Bottari prima gli fa riottenere la patente in 8 giorni, brandendo il fatto che il referto ospedaliero non potesse essere usato dagli inquirenti in quanto mancante del consenso del paziente. E poi convince il Tribunale della tesi secondo la quale il tassista, quella notte alla guida ma non in servizio, si sarebbe fermato per una ruota bucata, e per sfuggire al freddo si sarebbe riparato nell' unico locale aperto a quell' ora, un bar dove forse aveva esagerato con le libagioni. All' uscita, sempre per scaldarsi avrebbe acceso il motore ma si sarebbe addormentato, cadendo nel coma etilico in cui lo avevano trovato. E dormendo il sonno, se non del giusto, certo del patentato molto fortunato.
Ma di cosa parliamo? Tanto ci saranno sempre avvocati, Giudici di Pace pronti a sposare cause che portano notorietà e soprattutto PIL per le loro tasche, tutto prodotto dal nostro operato quotidiano!!! Sarebbe ora davvero di fare cose serie nel vero senso della parola, basta con le chiacchiere.
RispondiEliminaCredo che questo accada solamente in Italia.
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