L'accanimento dei media sull'episodio di Padova non può mettere in ombra il prezioso lavoro delle forze di polizia per i bambini e ragazzi in difficoltà. Tanti i salvataggi liquidati con poche righe. Ve li elenchiamo
Foto di repertorio dalla rete |
(ASAPS) Soccorrere, proteggere e salvare persone - è
naturale - sono attività che fanno parte del pacchetto dei doveri della Polizia
di Stato e delle altre forze di polizia che ogni giorno intervengono sul
territorio, sulle strade, nelle case.
Tuttavia una settimana di accanimento
degli organi di informazione contro la Polizia di Stato dopo il fatto del
bambino di Padova, certamente non gestito al meglio, sono emersi dei non
conosciuti retroscena che in parte attenuano l'elemento emozionale del
tristissimo episodio. Siamo a questo punto costretti a ricordare ai più
distratti, e forse anche a noi, che la Polizia di Stato e le altre forze
dell'ordine intervengono quotidianamente per portare soccorso e a volte a
salvare persone. In numerosi casi anche bambini e giovani.
Per questo abbiamo
messo insieme un elenco, certamente non esaustivo, di interventi di soccorso e
salvataggio che riguardano in particolare i più piccoli.
Vogliamo con
questo sfatare una sorta di luogo comune che aleggia in questi giorni in
vari salotti televisivi e su diversi giornali. La polizia non è fatta di orchi
cattivi, ma di uomini e donne, padri e madri di famiglia, che cercano di fare
al meglio e con passione il proprio lavoro fra difficoltà enormi,
umiliazioni non comuni e scarsissimi riconoscimenti.
Ma facciamo parlare i
fatti.
20/06/2012
Poliziotto blocca auto senza freni salva una famiglia di bagnanti
E' successo a Torre a Mare: la vettura stava per travolgere i bagnanti stesi al sole. Il poliziotto libero dal servizio ha poi liberato un uomo rimasto incastrato ferendosi a un ginocchio
L'automobile, senza freni, si muove in direzione del mare rischiando di travolgere i bagnanti in spiaggia e il poliziotto, libero dal servizio, si getta contro la vettura e la blocca. Almeno per pochi secondi. Così un sovrintendente di polizia della questura di Bari riesce a mettere in salvo una famiglia di bagnanti che stava prendendo il sole sulla scogliera. E' successo poco dopo mezzogiorno di domenica a Torre a Mare. L'uomo, a mare con la sua famiglia, stava raggiungendo la battiglia quando ha sentito le urla di un bagnante allarmato da un'autovettura che aveva cominciato a muoversi in direzione del mare, scendendo verso le famiglie ed accelerando sempre più la sua caduta. Il poliziotto ha così risalito la scogliera e si è messo sulla traiettoria del veicolo riuscendo ad arrestare per alcuni minuti l'auto, permettendo a una famiglia di bagnanti di scappare e mettersi in salvo. Il peso dell'auto gli ha però provocato il cedimento di un ginocchio, mentre un bagnante, rimasto impietrito dal terrore, non è riuscito ad allontanarsi in tempo ed è rimasto schiacciato tra l'auto e gli scogli. Il sovrintendente ha cercato di spostare l'auto per alleggerire il peso della stessa sul corpo del bagnante finito schiacciato ed è riuscito a spostare la macchina di alcuni centimetri: necessari per svincolare l'uomo dalla morsa in cui si trovava. I due sono stati soccorsi dal 118 e ricoverati al reparto di Ortopedia del Di Venere di Carbonara.
di Francesca Russi
da amicipolstrada.blogspot.it
Poliziotto blocca auto senza freni salva una famiglia di bagnanti
E' successo a Torre a Mare: la vettura stava per travolgere i bagnanti stesi al sole. Il poliziotto libero dal servizio ha poi liberato un uomo rimasto incastrato ferendosi a un ginocchio
L'automobile, senza freni, si muove in direzione del mare rischiando di travolgere i bagnanti in spiaggia e il poliziotto, libero dal servizio, si getta contro la vettura e la blocca. Almeno per pochi secondi. Così un sovrintendente di polizia della questura di Bari riesce a mettere in salvo una famiglia di bagnanti che stava prendendo il sole sulla scogliera. E' successo poco dopo mezzogiorno di domenica a Torre a Mare. L'uomo, a mare con la sua famiglia, stava raggiungendo la battiglia quando ha sentito le urla di un bagnante allarmato da un'autovettura che aveva cominciato a muoversi in direzione del mare, scendendo verso le famiglie ed accelerando sempre più la sua caduta. Il poliziotto ha così risalito la scogliera e si è messo sulla traiettoria del veicolo riuscendo ad arrestare per alcuni minuti l'auto, permettendo a una famiglia di bagnanti di scappare e mettersi in salvo. Il peso dell'auto gli ha però provocato il cedimento di un ginocchio, mentre un bagnante, rimasto impietrito dal terrore, non è riuscito ad allontanarsi in tempo ed è rimasto schiacciato tra l'auto e gli scogli. Il sovrintendente ha cercato di spostare l'auto per alleggerire il peso della stessa sul corpo del bagnante finito schiacciato ed è riuscito a spostare la macchina di alcuni centimetri: necessari per svincolare l'uomo dalla morsa in cui si trovava. I due sono stati soccorsi dal 118 e ricoverati al reparto di Ortopedia del Di Venere di Carbonara.
di Francesca Russi
da amicipolstrada.blogspot.it
25/02/2012
Poliziotti ostetrici per un giorno: nasce Ruth
Badia PolesineDue agenti hanno aiutato una donna nigeriana in procinto di partorire
ROVIGO, 25 febbraio 2012 - Ostetrici per un giorno. Ad aiutare una giovane donna in procinto di partorire, ieri mattina, sono stati due agenti della Polizia stradale di Badia Polesine che, in tanti anni di servizi, forse, non si erano mai trovati di fronte a un caso simile.
Erano circa le 7,30 del mattino quando al numero di soccorso internazionale 911 è arrivata una telefonata da Crocetta di Badia. Subito la chiamata è stata girata al 112 dei carabinieri il cui operatore, allarmato dopo aver sentito dei bimbi piangere e una donna chiedere aiuto senza ben spiegare cosa stesse succedendo, ha chiesto allertato la Polizia stradale che aveva una pattuglia impegnata proprio in quel di Badia per un servizio di vigilanza stradale. Gli agenti si sono precipitati subito nel luogo indicato al telefono dalla donna dove, individuata una casa, hanno sentito sentito dei lamenti provenire dall’interno.
Gli operatori, dunque, si sono avvicinati e hanno bussato senza però ottenere alcuna risposta. Allora sono entrati per verificare cosa stesse succedendo e, davanti a loro, hanno trovato una donna distesa su un divano in procinto di partorire. Accanto a E. L. N., 33 enne di origini nigeriane, c’erano le figlie di un anno e mezzo e tre anni che, vedendo la madre dolorante piangevano come disperate. Un minuto dopo alla donna si sono rotte le acque e sono iniziate le contrazioni. Indispensabile, a quel punto, un intervento immediato da parte dei due agenti della Polstrada che hanno sistemato la 33enne su un letto, pronti a qualsiasi evenienza e un po’ agitati. Nel frattempo i poliziotti hanno chiamato i soccorsi e cercato di tranquillizzare le bimbe.
Quando ormai sembrava essere giunto il momento del parto, sul posto è arrivata un’ambulanza dall’ospedale San Luca di Trecenta. Il medico e gli infermieri hanno prestato le prime cure del caso e valutato che per la donna sarebbe stato meglio partorire in una struttura sanitaria adeguata. Così l’ambulanza è partita a sirene spiegate verso l’ospedale di Trecenta dove, verso le 10 di ieri mattina, ha dato alla luce una splendida bambina. Si chiama Ruth e pesa ben 4 chili e mezzo. Gli agenti, dopo l’intervento inusuale, si sono occupati anche di rintracciare il marito della donna, J. E. di 38 anni che la donna aveva provato a contattare senza riuscirsi. L’uomo, appresa la notizia, si è precipitato fuori dalla fonderia di Badia dove lavora e ha raggiunto l’abitazione. Qui ha abbracciato le due figlie piccole che erano rimaste fino a quel momento con gli agenti della Polstrada. Poi il papà si è recato in ospedale dove ha potuto abbracciare la moglie e la nuova arrivata. Che, come ha spiegato J. E., ha deciso di anticipare la sua nascita. Il parto, infatti, era previsto nei prossimi giorni.
da ilrestodelcarlino.it
Poliziotti ostetrici per un giorno: nasce Ruth
Badia PolesineDue agenti hanno aiutato una donna nigeriana in procinto di partorire
ROVIGO, 25 febbraio 2012 - Ostetrici per un giorno. Ad aiutare una giovane donna in procinto di partorire, ieri mattina, sono stati due agenti della Polizia stradale di Badia Polesine che, in tanti anni di servizi, forse, non si erano mai trovati di fronte a un caso simile.
Erano circa le 7,30 del mattino quando al numero di soccorso internazionale 911 è arrivata una telefonata da Crocetta di Badia. Subito la chiamata è stata girata al 112 dei carabinieri il cui operatore, allarmato dopo aver sentito dei bimbi piangere e una donna chiedere aiuto senza ben spiegare cosa stesse succedendo, ha chiesto allertato la Polizia stradale che aveva una pattuglia impegnata proprio in quel di Badia per un servizio di vigilanza stradale. Gli agenti si sono precipitati subito nel luogo indicato al telefono dalla donna dove, individuata una casa, hanno sentito sentito dei lamenti provenire dall’interno.
Gli operatori, dunque, si sono avvicinati e hanno bussato senza però ottenere alcuna risposta. Allora sono entrati per verificare cosa stesse succedendo e, davanti a loro, hanno trovato una donna distesa su un divano in procinto di partorire. Accanto a E. L. N., 33 enne di origini nigeriane, c’erano le figlie di un anno e mezzo e tre anni che, vedendo la madre dolorante piangevano come disperate. Un minuto dopo alla donna si sono rotte le acque e sono iniziate le contrazioni. Indispensabile, a quel punto, un intervento immediato da parte dei due agenti della Polstrada che hanno sistemato la 33enne su un letto, pronti a qualsiasi evenienza e un po’ agitati. Nel frattempo i poliziotti hanno chiamato i soccorsi e cercato di tranquillizzare le bimbe.
Quando ormai sembrava essere giunto il momento del parto, sul posto è arrivata un’ambulanza dall’ospedale San Luca di Trecenta. Il medico e gli infermieri hanno prestato le prime cure del caso e valutato che per la donna sarebbe stato meglio partorire in una struttura sanitaria adeguata. Così l’ambulanza è partita a sirene spiegate verso l’ospedale di Trecenta dove, verso le 10 di ieri mattina, ha dato alla luce una splendida bambina. Si chiama Ruth e pesa ben 4 chili e mezzo. Gli agenti, dopo l’intervento inusuale, si sono occupati anche di rintracciare il marito della donna, J. E. di 38 anni che la donna aveva provato a contattare senza riuscirsi. L’uomo, appresa la notizia, si è precipitato fuori dalla fonderia di Badia dove lavora e ha raggiunto l’abitazione. Qui ha abbracciato le due figlie piccole che erano rimaste fino a quel momento con gli agenti della Polstrada. Poi il papà si è recato in ospedale dove ha potuto abbracciare la moglie e la nuova arrivata. Che, come ha spiegato J. E., ha deciso di anticipare la sua nascita. Il parto, infatti, era previsto nei prossimi giorni.
da ilrestodelcarlino.it
10/04/2012
Campeggio notturno in riva al mare
salvati dalle onde nove ragazzini
Una bravata che poteva costare cara: il vento ha sorpreso i ragazzi tra i 15 e 17 anni, salvati dall'intervento della polizia. Quattro agenti in ospedale per un principio di assideramento
Nove ragazzini di età compresa tra i 15 e i 17 anni che avevano deciso di fare campeggio nel Canalone di Bari, nel rione San Girolamo, sono stati salvati la notte scorsa dalla polizia mentre erano in balia del mare, che aveva travolto le loro tende. I nove minorenni e quattro dei tre poliziotti intervenuti sono finiti in ospedale per un principio di assideramento: gli agenti guariranno in sette giorni.
E' accaduto attorno alle tre della notte scorsa quando alcuni passanti hanno allertato il 113. Sul posto sono accorse una pattuglia delle Volanti e una dell'ufficio di Gabinetto. I poliziotti, appena hanno capito che la situazione era molto grave, si sono tuffati in mare per recuperare i ragazzini. Questi, nonostante le pessime condizioni meteorologiche, avevano deciso di attendere la Pasquetta in due tende da campeggio e nei sacchi a pelo.
da repubblica.it
29/03/2012
Sottosezione Polizia Stradale Roma Sud
Un agente fuori dal servizio salva la vita a un bambino in piscina
(ASAPS) Purtroppo abbiamo avuto notizia solo ora di questo episodio che riesce a fotografare in maniera evidente cosa è il lavoro delle donne e degli uomini appartenenti alla Stradale.
Ci riferiamo a quanto accaduto nei primi giorni di gennaio ad un Assistente Capo della Sottosezione Polizia Stradale di Roma Sud, Sabrina Bachiorri che, libera dal servizio, faceva attività sportiva presso la piscina comunale di Colleferro.
Mentre Sabrina nuotava ha visto del movimento nella vasca accanto alla sua: un bambino veniva portato di peso fuori dall’acqua e veniva adagiato sul bordo della piscina.
Leonardo, questo il nome del bambino di nove anni, era stato colto da arresto cardio-circolatorio e le sue condizioni erano davvero gravi.
L’Assistente, in possesso dell’attestato “Addetto alla squadra di Pronto Soccorso” si è immediatamente resa conto dell’accaduto e ha messo in pratica le manovre necessarie al caso.
Fortunatamente dopo pochi istanti il cuore del piccolo Leonardo ha ripreso a battere e pian piano tutte le funzioni vitali hanno ripreso vigore senza gravi conseguenze.
Nel frattempo era stata allertata l’ambulanza del 118 che, arrivata sul posto, ha potuto constatare con piacere che non era più necessario un intervento di immediato soccorso.
Così il piccolo nuotatore è stato trasportato presso il locale ospedale per gli accertamenti del caso, provato ma fuori pericolo.
I complimenti più sinceri al’Assistente Capo Sabrina Bachiorri che in un solo istante ha messo in campo doti umane eccezionali unitamente a prontezza di riflessi e preparazione professionale.
Doti, queste, insite nel Dna di tutti gli operatori delle forze di polizia che quotidianamente operano sulle strade e devono essere pronti a risolvere ogni situazione si presenti loro con la massima competenza: quando sarà grande il piccolo Leonardo guarderà senz’altro le pattuglie della Stradale con un occhio diverso e più sereno di tanti altri! (ASAPS)
25/07/2012
Sottosezione Polizia Stradale di Lamezia Terme
Una pattuglia della Polizia Stradale interviene e contribuisce salvare la vita ad un bambino in preda a crisi respiratoria
(ASAPS) Il fatto è successo il marzo scorso ma è meritevole di nota e, quindi, lo riportiamo.
Il 18 marzo una pattuglia composta dagli Assistenti De Palma Francesco e Lacalamita Alberto, in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Lamezia Terme venne inviata al Km. 327 nord dell’autostrada A3 SA-RC per un intervento di soccorso.
Prontamente gli assistenti si dirigevano sul posto indicato e, dopo pochi minuti, notavano la presenza di un’autovettura nella piazzola di emergenza della carreggiata opposta con due donne ed un uomo fuori dal veicolo che si sbracciavano per attirare la loro attenzione.
Immediatamente i due poliziotti arrestavano la marcia, scendevano dall’autovettura di servizio e, incuranti del pericolo, scavalcavano lo spartitraffico. Arrivati sul posto dove era parcheggiata l’auto si rendevano immediatamente conto che la situazione era di piena emergenza: un bambino di circa 3 anni e mezzo versava in stato di incoscienza per una grave crisi respiratoria.
L’assistente Lacalamita richiedeva immediatamente l’intervento di un elisoccorso del servizio sanitario 118 e si adoperava, unitamente al personale dell’A.N.A.S, per la chiusura della carreggiata autostradale così da consentire l’atterraggio dell’elicottero.
L’assistente De Palma, resosi conto che le condizioni cliniche del bambino stavano peggiorando per le difficoltà respiratorie, in attesa dell'arrivo del personale sanitario si adoperava con le opportune manovre per aprire la bocca del piccolo così da estrarre la lingua riuscendo a favorire la ripresa della respirazione fino a quel momento fortemente compromessa.
Pochi minuti dopo, effettuate le operazioni di atterraggio, giungeva sul posto il personale sanitario che prestava le prime cure richieste dal caso.
Successivamente il piccolo veniva eli-trasportato presso il nosocomio di Lamezia Terme (CZ) dove i sanitari decidevano per il trasferimento, in stato di coma farmacologico, presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
La grande soddisfazione, che ha reso felici e contenti del proprio lavoro gli operatori della Stradale, è giunta l’indomani mattina quando i sanitari del “Bambino Gesù” hanno comunicato che il piccolo di tre anni era fuori pericolo di vita e i genitori ringraziavano per il contributo fornito proprio dai pattuglianti che, grazie alla loro tempestività e professionalità, avevano contribuito al buon esito della vicenda. (ASAPS)
Sottosezione Polizia Stradale di Lamezia Terme
Una pattuglia della Polizia Stradale interviene e contribuisce salvare la vita ad un bambino in preda a crisi respiratoria
(ASAPS) Il fatto è successo il marzo scorso ma è meritevole di nota e, quindi, lo riportiamo.
Il 18 marzo una pattuglia composta dagli Assistenti De Palma Francesco e Lacalamita Alberto, in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Lamezia Terme venne inviata al Km. 327 nord dell’autostrada A3 SA-RC per un intervento di soccorso.
Prontamente gli assistenti si dirigevano sul posto indicato e, dopo pochi minuti, notavano la presenza di un’autovettura nella piazzola di emergenza della carreggiata opposta con due donne ed un uomo fuori dal veicolo che si sbracciavano per attirare la loro attenzione.
Immediatamente i due poliziotti arrestavano la marcia, scendevano dall’autovettura di servizio e, incuranti del pericolo, scavalcavano lo spartitraffico. Arrivati sul posto dove era parcheggiata l’auto si rendevano immediatamente conto che la situazione era di piena emergenza: un bambino di circa 3 anni e mezzo versava in stato di incoscienza per una grave crisi respiratoria.
L’assistente Lacalamita richiedeva immediatamente l’intervento di un elisoccorso del servizio sanitario 118 e si adoperava, unitamente al personale dell’A.N.A.S, per la chiusura della carreggiata autostradale così da consentire l’atterraggio dell’elicottero.
L’assistente De Palma, resosi conto che le condizioni cliniche del bambino stavano peggiorando per le difficoltà respiratorie, in attesa dell'arrivo del personale sanitario si adoperava con le opportune manovre per aprire la bocca del piccolo così da estrarre la lingua riuscendo a favorire la ripresa della respirazione fino a quel momento fortemente compromessa.
Pochi minuti dopo, effettuate le operazioni di atterraggio, giungeva sul posto il personale sanitario che prestava le prime cure richieste dal caso.
Successivamente il piccolo veniva eli-trasportato presso il nosocomio di Lamezia Terme (CZ) dove i sanitari decidevano per il trasferimento, in stato di coma farmacologico, presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
La grande soddisfazione, che ha reso felici e contenti del proprio lavoro gli operatori della Stradale, è giunta l’indomani mattina quando i sanitari del “Bambino Gesù” hanno comunicato che il piccolo di tre anni era fuori pericolo di vita e i genitori ringraziavano per il contributo fornito proprio dai pattuglianti che, grazie alla loro tempestività e professionalità, avevano contribuito al buon esito della vicenda. (ASAPS)
4/03/2012
Volo speciale per salvare un neonato Aereo da Cagliari a Massa Carrara
Un neonato di due giorni, ricoverato nel reparto di neonatologia della Clinica Macciotta, ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari, a causa di una grave patologia èstato trasferito d'urgenza all'ospedale Pediatrico del Cuore Pasquinucci di Massa con un velivolo dell'Aeronautica Militare.
03.03.2012 - La richiesta di trasporto, necessaria per garantire al piccolo paziente immediate cure mediche specialistiche, è stata inviata dall'ospedale alla Prefettura di Cagliari e quindi alla Sala Situazioni dello Stato Maggiore Aeronautica. Un velivolo Falcon 50 del 31/o Stormo di Ciampino ha trasportato il bimbo in serata dall'aeroporto di Cagliari-Elmas a quello di Pisa. Il neonato, alloggiato in una speciale culla termica, è stato accompagnato dai genitori, da un medico e da una infermiera dell'ospedale.
Volo speciale per salvare un neonato Aereo da Cagliari a Massa Carrara
Un neonato di due giorni, ricoverato nel reparto di neonatologia della Clinica Macciotta, ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari, a causa di una grave patologia èstato trasferito d'urgenza all'ospedale Pediatrico del Cuore Pasquinucci di Massa con un velivolo dell'Aeronautica Militare.
03.03.2012 - La richiesta di trasporto, necessaria per garantire al piccolo paziente immediate cure mediche specialistiche, è stata inviata dall'ospedale alla Prefettura di Cagliari e quindi alla Sala Situazioni dello Stato Maggiore Aeronautica. Un velivolo Falcon 50 del 31/o Stormo di Ciampino ha trasportato il bimbo in serata dall'aeroporto di Cagliari-Elmas a quello di Pisa. Il neonato, alloggiato in una speciale culla termica, è stato accompagnato dai genitori, da un medico e da una infermiera dell'ospedale.
da unionesarda.ilsole24ore.com
16/02/2012
Tenta il suicidio con il gas della bombola 13enne salvato in extremis dalla polizia
NAPOLI 16.02.2012 - Ha aperto la bombola di gas nel tentativo di suicidarsi ma grazie alle segnalazioni dei condomini i poliziotti sono giunti sul posto in tempo evitare che un tredicenne di origini cinesi perdesse la vita. È accaduto oggi a Napoli, in un'abitazione di via Pavia, nel popoloso rione «Vasto», dalla quale usciva un forte odore di gas: i poliziotti, una volta sul posto, hanno subito avvertito Vigili del Fuoco e 118 e, contestualmente, bloccato l'accesso veicolare e pedonale alle strade che portano all'edificio. A questo punto hanno bussato energicamente alla porta dell'appartamento ma senza avere risposta. Quindi hanno forzato la serratura e sono entrati: nell'appartamento l'aria era irrespirabile e, nella camera da letto, hanno trovato il bambino accovacciato a terra, con evidenti sintomi di assopimento da intossicazione. Poco distante c'era anche una bombola da 25 chilogrammi dalla quale usciva il gas. Il ragazzo è stato subito prelevato e trasportato fuori dall'appartamento. Poco dopo si è ripreso. All'arrivo della madre, avvisata dai vicini, è stato ricoverato nell'ospedale San Giovanni Bosco per dei controlli. Dagli accertamenti - condotti con l'ausilio di un meditatore culturale - è emerso che il 13enne, nato nella Repubblica Popolare Cinese, era cresciuto con dei parenti e solo da poco aveva raggiunto la madre a Napoli. Già quindici giorni fa aveva tentato, nello stesso appartamento, di dare fuoco a un fornellino da campeggio con un accendino. Dopo le formalità, il minore è stato affidato alla madre.
da ilmattino.it
29/08/2012
Bimbo di otto anni in bici in autostrada
E’ uscito dalla sua casa di Azzano Decimo e voleva andare dai nonni
E’ stato recuperato da Polizia Stradale e personale di Autovie
AZZANO DECIMO - E’ uscito di casa, ha inforcato la bicicletta, deciso ad andare a trovare i suoi nonni a tutti i costi. Peccato che il ragazzino, otto anni, conoscesse una sola via per arrivare da loro: l’autostrada. E così, senza pensare ai pericoli, ma ben attento a correre ai margini della strada evitando le automobili, un bambino residente ad Azzano Decimo ieri mattina ha percorso la A 28 (direzione Pordenone) per diversi chilometri. Una fuga in solitaria sulla sua bici dopo una discussione con i genitori, un banale litigio di quelli che avvengono quotidianamente in tutte le famiglie, ma ai quali i bambini sanno spesso reagire spiazzando gli adulti. E a volte sfidandoli.
Certo i famigliari non potevano immaginare che la sua reazione potesse essere quella, che di lì a poco entrasse in autostrada e iniziasse a pedalare lungo il tragitto che deve aver percorso tante volte in auto proprio con i genitori. A intercettare il giovane ciclista, con comprensibile meraviglia e preoccupazione, un cantoniere di Autovie Venete che stava lavorando in zona e che ha subito chiamato la polizia stradale di Pordenone. La bici è stata fermata nel tratto tra Cimpello e l’uscita Pordenone sud (centro commerciale). Il caso vuole che a quell’ora passasse anche un furgone della protezione civile, che si è fermato per prestare aiuto e ha caricato la bici del bambino. Gli uomini della stradale hanno preso in carico il bambino e lo hanno accompagnato a Pordenone, provvedendo ad avvisare i genitori senza farli morire di paura.
Il bambino è apparso ai primi soccorritori sereno e convinto di raggiungere la propria meta. A otto anni, si sa, il senso del pericolo è molto diverso da quello di un adulto. Per lui l’avventura si è conclusa con un viaggio nell’auto della polizia stradale mentre per genitori e nonni con un grande spavento. Ma come ha fatto il ragazzino a entrare in autostrada senza dare nell’occhio? Piuttosto facile. Non va, infatti, dimenticato che la A 28 è – nel tratto che ricade in provincia di Pordenone – un sistema aperto e quindi senza caselli o barriere di esazione. Questo fa sì che l’ingresso sia accessibile a tutti. Probabilmente anche questo deve aver fatto credere al ragazzino che quella strada non fosse diversa da quelle che percorre in sella alla sua bicicletta.
da messaggeroveneto.gelocal.it
02.07.2012
Costrette a prostituirsi sulla ss 16, salvate da blitz della stradale di Foggia
Costringevano giovani ragazze bulgare a prostituirsi lungo la strada statale 16, tra Foggia e San Severo. Quattro persone sono stata arrestate per sfruttamento della prostituzione. Due i blitz messi a segno dagli agenti della squadra mobile e della polizia stradale di Foggia.
di Doriana Davenia
FOGGIA 02.07.2012 – Nel primo blitz è finito in manette Antonio Coppolecchia, 42 anni di Manfredonia. Su di lui grava l’accusa di di violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e lesioni. L’uomo, secondo le prime indagini, costringeva alcune ragazze bulgare a prostituirsi sulla statale 16: Capolecchia le accompagnava ogni giorno sulla statale e per questo, pretendeva da loro 50 euro oltre alla somma che le ragazze riuscivano a guadagnare con le loro prestazioni. L’uomo giurava che avrebbe riconsegnato quei soldi. Ma il 24 giugno scorso, una delle ragazze ha chiesto al 42enne di assentarsi per diversi giorni per poter tornare in patria e risolvere alcuni problemi familiari, alla richiesta sono seguite le violenze: la donna è stata picchiata selvaggiamente e violentata tanto da far ricorso alle cure mediche. In ospedale la ragazza, a causa delle evidenti ferite, è stata costretta a dare spiegazioni sui maltrattamenti subiti, tra i quali avrebbe dichiarato anche un tentativo di strangolamento. L’uomo, per paura di essere denunciato, ha provato a crearsi un alibi. Così si è recato spontaneamente al commissariato di Manfredonia per notificare una verità diversa da quella della denunciante. Ma tale tentativo di depistaggio non ha convinto gli inquirenti e ha contribuito solo ad aggravare la sua posizione. Il secondo caso, invece, vede al centro delle indagini, un’intera famiglia: padre, madre e figlio. Tutti e tre bulgari e rispettivamente di 51, 46 e 27 anni. Secondo la ricostruzione degli agenti, i tre avrebbero costretto con violenza e continue minacce una loro giovanissima connazionale a prostituirsi lungo la SS 16, nella zona del comune di San Severo. La vittima ha un marito e un bambino in Bulgaria: nessuno è a conosccenza del vero lavoro svolto dalla giovane in Italia. I tre sono sottoposti a fermo di polizia per i reati di sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante dell’uso di violenza e minacce e riduzione in schiavitù. Era la donna ad occuparsi di contrattare prezzi e prestazioni con i clienti e di riscuotere il denaro, assicurandosi che la vittima non ricevesse neanche un euro. La ragazza era costretta a vivere in un casolare abbandonato, continuamente sorvegliata.
da foggia.ilquotidianoitaliano.it
05.07.12
Vittoria, i poliziotti salvano una ragazza dal suicidio
05.07.2012 - Mattinata movimentata per gli agenti del Commissariato di Vittoria. E’ stata una telefonata al 113 a chiedere l’aiuto dei poliziotti. A chiamare, una donna: sua figlia, di 19 anni, voleva buttarsi da una finestra di casa che dà su una vallata. Gli agenti sono arrivati sul posto in maniera tempestiva. In un primo momento la giovane sembrava aver desistito dal suo proposito, ma poi, ancora prostrata da un stato di sconforto, ha iniziato a correre verso il parapetto della strada davanti casa che si affaccia proprio su un dirupo. Con non poche difficoltà, i poliziotti sono riusciti a bloccarla, evitandole di compiere l’insano gesto. Gli agenti hanno chiesto l’intervento del 118 per prestare le cure dovute alla giovane.
da telenovaragusa.com
08.07.2012
Bimbo di 3 anni rischia soffocamento. Salvato da agente della Municipale
Il pronto intervento di un agente della Polizia Municipale di Misano ha salvato dal soffocamento un bimbo di tre anni durante i festeggiamenti della Notte Rosa.
RIMINI 08.07.2012 - Massimo Carrino, agente stagionale in forza a Misano attorno alla mezzanotte e mezza di venerdì si trovava di pattuglia assieme ad un collega in via Repubblica, vicino al palcoscenico di piazzale Roma, quando è stato richiamato dalle urla disperate di alcune persone. I due agenti a piedi hanno raggiunto il drappello di persone intono al bimbo in affanno respiratorio perché aveva ingoiato un corpo estraneo che stava provocandogli il soffocamento. Carrino ha subito provveduto a mettere in atto manovre di disostruzione, mentre il collega provvedeva a creare spazio tra la folla e a chiamare il 118. Dopo alcuni tentativi il piccolo ha cominciato a tossire e a piangere, riprendendo a respirare normalmente. L’intervento dei sanitari non è stato neppure necessario e l’agente ha restituito il bimbo alla madre.
da newsrimini.it
09/07/2012
A 4 anni esce di casa e sale su un autobus
Due vigilesse lo riportano a casa
La madre del piccolo, di origine romena, era al lavoro. Era affidato a un cugino di 16 anni
MILANO - A 4 anni è uscito di casa, ha fatto una breve passeggiata ed è salito su un autobus della linea 56. È accaduto domenica mattina. Il bambino, di nazionalità romena, è stato soccorso da due agenti della Polizia Locale, chiamati dal conducente del mezzo pubblico, e riportato sano e salvo nell'appartamento di via Padova dove vive con la madre, uscita presto per andare a lavorare, e il cugino di 16 anni al quale era stato affidato.
LE VIGILESSE - Le due agenti della Polizia Locale che sono intervenute dopo la chiamata dell'autista dell'Atm, sono riuscite a instaurare un rapporto di fiducia con il piccolo, che però non ha saputo indicare loro l'indirizzo di casa. Così, mano nella mano, le donne in divisa e il bambino hanno percorso diverse strade di Milano (sono state controllate anche le scuole estive al Parco Trotter) fino ad arrivare in via Padova, dove il bimbo ha finalmente riconosciuto il portone della sua abitazione, che è stato aperto con le chiavi che aveva preso prima di uscire. In casa le agenti hanno trovato il cugino del bambino. Dormiva profondamente e non si era accorto di nulla. Il fatto è stato segnalato al Tribunale dei Minori e ai Servizi sociali.
da corriere.it
14.07.12
Ostia, carabiniere eroe salva 2 famiglie «Lottavano con le onde, mi sono tuffato»
di Giulio Mancini
OSTIA 14.07.2012 - Per i colleghi e per gli amici è «Pesciolino» ma stavolta ha nuotato come un delfino per salvare sei persone e portando a riva una donna di 60 anni con la nipote di 14 che rischiavano di annegare davanti alla spiaggia di Ostia. «Non ho fatto niente di speciale: ho notato quei bagnanti in difficoltà e per me, cresciuto nel mare di Ostia, è stato naturale lanciarmi in acqua per aiutarle». Si schermisce Roberto Di Cesare, 49 anni, barba rada, capelli lunghi, appuntato scelto in forza al Nucleo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Ostia. Libero dal servizio, giovedì pomeriggio con l’aiuto di due marinai di salvataggio ha soccorso sei persone in difficoltà davanti alla spiaggia di lungomare Amerigo Vespucci. Mancava poco alle 17,00 quando Roberto, steso in riva al mare su un lettino dello stabilimento della Marina Militare, ha sentito le urla in acqua. Si è tirato su e ha visto che a circa duecento metri dalla battigia, all’altezza della seconda secca, c’erano due gruppetti di persone che chiedevano aiuto. Non ci ha pensato due volte, è partito a razzo, si è tuffato e si è messo a nuotare velocemente in direzione della zona. «C’era una forte corrente da ponente - racconta il carabiniere, in possesso di brevetto di salvataggio - e per essere il più rapido possibile per i primi cento metri ho nuotato a stile libero senza sollevare la testa». Nel tuffarsi e nel nuotare così rapidamente, Di Cesare ha richiamato l’attenzione dei marinai di salvataggio in servizio sulla spiaggia: controluce, non si erano accorti di quanto stava accadendo e a quel punto hanno calato in mare i loro pattini. «Una prima famiglia, composta da padre, madre e due bambini tra gli 8 e i dieci anni, si era messa in sicurezza sulla secca, dove si tocca. Gli altri due, una ragazzina di 14 anni e la zia di 60, se li era portati via la corrente e mi sono messo al loro inseguimento» prosegue il carabiniere che è riuscito a raggiungerle prima che accadesse l’irreparabile. Così, mentre i bagnini recuperavano la famiglia, lui si è occupato di portare a nuoto a riva le due donne. «Giunto sulla spiaggia ero stremato ma felice - racconta Di Cesare - Se lo rifarei? È vero, forse sono stato un po’ imprudente, in quell’istante non ho pensato a mia moglie a mia figlia, ma lo rifarei. Dovesse accadere nuovamente, mi risuoneranno le parole scherzose dei miei amici bagnini che dopo tutto quello che è successo m’hanno detto che, data l’età, non avrei l’ossigeno sufficiente per tornare a riva». Roberto Di Cesare, cresciuto e arruolato a Ostia, è conosciuto da commilitoni e amici come «Pesciolino» per la sue notevoli capacità natatorie e per la passione per il mare. Già in passato si è distinto per i suoi interventi in servizio ed in libertà. Il 4 agosto del 2008 ha affrontato uno spacciatore tunisino armato del collo di una bottiglia rotta. Riuscì ad arrestarlo senza esibire l’arma ma riportando oltre cento punti di sutura per tagli alle mani, alle braccia e sul volto. Quell’operazione gli valse la medaglia di bronzo al valor civile. E soltanto il mese dopo, quando era ancora convalescente, con le ferite ancora fresche, salvò un medico dall’annegamento in mare a poche centinaia di metri dalla costa di Ostia.
da ilmattino.it
16.07.2012
Tenta di rapire bambino sulla spiaggia di Siponto, poliziotto lo blocca
Un agente di polizia libero dal servizio si è lanciato all'inseguimento del rapitore e lo ha bloccato. Il pakistano è stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale
SIPONTO 16.07.2012 - Minuti di panico ieri mattina a Siponto quando un uomo ha tentato di rapire un bambino di sette anni che giocava con i suoi coetanei sulla spiaggia. A dare l'allarme, mentre il 33enne prendeva in braccio il piccolo allontanandosi velocemente, è stata una bambina, che con le sue urla ha richiamato l'attenzione della madre (che ha lanciato l'allarme). Un agente di polizia libero dal servizio, aiutato da un maresciallo dell'Aeronautica Militare, si è lanciato all'inseguimento del rapitore e lo ha bloccato dopo alcuni metri. Nel corso della colluttazione il poliziotto ha riportato la frattura di una mano. Il malvivente, di nazionalità pakistana, è stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il bambino è stato portato in ospedale dal personale del 118 a causa dello stato di agitazione e ansia in cui si trovava.
da foggiatoday.it
16.07.2012
Domenica di interventi e soccorsi in mare per i poliziotti della Squadra Nautica
16.07.2012 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Nautica a bordo delle moto d'acqua effettuava un servizio di vigilanza costiera nella località di Cervia-Milano Marittima. Oltre a concorrere con il personale del Posto di Polizia stagionale di Pinarella ai servizi antiambulantato abusivo lungo l'arenile, i poliziotti della Squadra Nautica, a causa del forte vento che soprattutto nel primo pomeriggio aveva cominciato a soffiare con forti raffiche, tanto da rendere pericolosa qualsiasi attività al largo della costa, hanno effettuato numerosi interventi per la messa in sicurezza dei bagnanti, venutisi a trovare in difficoltà. In particolare veniva prestato aiuto ad una bambina di sei anni, risultata poi essere una turista inglese che, abbracciata al proprio salvagente e senza nessuno vicino, stava velocemente prendendo il largo spinta dal vento, senza riuscire a tornare a riva. La bimba veniva successivamente affidata alla madre, alla quale veniva raccomandata, per il futuro, una maggiore attenzione. Veniva poi prestato soccorso a tre ragazzi che, nello specchio acqueo ad un chilometro dalla costa, non riuscivano a raddrizzare il loro catamarano che si era rovesciato. Gli agenti riportavano a riva, a bordo degli acqua scooter, due di loro e, infine, si forniva ausilio ad alcuni pedalò che, sempre per il peggiorare del tempo, si erano allontanati abbondantemente oltre la fascia dei 300 metri loro consentita dalla normativa vigente, senza riuscire a tornare indietro.
Domenica di interventi e soccorsi in mare per i poliziotti della Squadra Nautica
16.07.2012 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Nautica a bordo delle moto d'acqua effettuava un servizio di vigilanza costiera nella località di Cervia-Milano Marittima. Oltre a concorrere con il personale del Posto di Polizia stagionale di Pinarella ai servizi antiambulantato abusivo lungo l'arenile, i poliziotti della Squadra Nautica, a causa del forte vento che soprattutto nel primo pomeriggio aveva cominciato a soffiare con forti raffiche, tanto da rendere pericolosa qualsiasi attività al largo della costa, hanno effettuato numerosi interventi per la messa in sicurezza dei bagnanti, venutisi a trovare in difficoltà. In particolare veniva prestato aiuto ad una bambina di sei anni, risultata poi essere una turista inglese che, abbracciata al proprio salvagente e senza nessuno vicino, stava velocemente prendendo il largo spinta dal vento, senza riuscire a tornare a riva. La bimba veniva successivamente affidata alla madre, alla quale veniva raccomandata, per il futuro, una maggiore attenzione. Veniva poi prestato soccorso a tre ragazzi che, nello specchio acqueo ad un chilometro dalla costa, non riuscivano a raddrizzare il loro catamarano che si era rovesciato. Gli agenti riportavano a riva, a bordo degli acqua scooter, due di loro e, infine, si forniva ausilio ad alcuni pedalò che, sempre per il peggiorare del tempo, si erano allontanati abbondantemente oltre la fascia dei 300 metri loro consentita dalla normativa vigente, senza riuscire a tornare indietro.
da cervianotizie.it
18.07.2012
Due 16enni salvati in montagna
Studenti stranieri ospiti a Borgo Pace,individuati con cellulare
PESARO 18.07.2012 - Avventura a lieto fine per 2 sedicenni (un inglese e un irlandese), ospitati da una famiglia di Borgo Pace nell'ambito di uno scambio internazionale tra studenti. Usciti per una passeggiata, ieri pomeriggio si sono persi tra i boschi in località Chiecche: sono stati individuati da carabinieri, vigili del fuoco e volontari grazie al cellulare. La scorsa notte sono stati rintracciati e riportati a valle da un quad dell'Arma. Le loro condizioni sono buone.
da ansa.it
06.06.2012
Tenta il suicidio dal Ponte di Petriolo: salvato dalla Polizia
Aveva annunciato il gesto estremo su Facebook
SIENA 06.06.2012 - Quando ha visto a distanza l’auto della Polizia si è arrampicato sul guard rail e ha tentato di buttarsi giù dall’altissimo ponte, ma i poliziotti sono riusciti a fermarlo. Non ne voleva proprio sapere di essere aiutato il giovane di 25 anni, originario della provincia di Arezzo che ieri sera, che intorno alle ore 21.30 di ieri ha cercato di farla finita. La chiamata giunta alla Sala operativa della Polizia Stradale di Siena, da parte di uno zio del ragazzo, che aveva appreso da un post sulla bacheca di Facebook delle intenzioni suicide del nipote, ha fatto immediatamente scattare le ricerche. La segnalazione ha trovato conferma quando due pattuglie della Polstrada di Siena e Montepulciano si sono avvicinate al ponte di Petriolo, ai confini con la provincia di Grosseto, dove il giovane era diretto, proveniente dal versante aretino. Alla vista degli agenti il venticinquenne ha cercato in tutti i modi di compiere il tragico gesto, tanto da costringere i poliziotti ad una colluttazione per immobilizzarlo in sicurezza. Pochi minuti dopo sul posto è arrivato anche lo zio, al quale è stata affidata l’autovettura del nipote che è stato poi accompagnato all’Ospedale di Grosseto dai sanitari del 118, nel frattempo allertati dalla Polizia, dove è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria.
da sienafree.it
14.06.2012
Fugge da casa dopo bocciatura, polizia ritrova quindicenne
Notata da pattuglia in centro Terni
Fugge da casa dopo bocciatura, polizia ritrova quindicenne
Notata da pattuglia in centro Terni
TERNI, 14 GIU - Era fuggita da casa dopo essere stata bocciata a scuola ma una quindicenne romena e' stata rintracciata la notte scorsa dalla squadra volante di Terni. A denunciarne la scomparsa erano stati i genitori. La ragazza e' stata notata da una pattuglia camminare per le vie del centro e abbassare lo sguardo alla vista della polizia. Fermata, ha ammesso di essere lei quella fuggita di casa dopo una lite con i genitori. La bocciatura era stata infatti, a suo dire, l'inevitabile conseguenza dell'imposizione dei genitori di farle frequentare un istituto a indirizzo scientifico anziche' tecnico, al quale invece lei aspirava.
da ansa.it
23.06.2012
Bimbo di 18 mesi chiuso in auto dalla mamma sotto il caldo torrido
La donna ha bloccato per errore le porte e il piccolo ha cominciato ad agitarsi: salvato dalla polizia municipale
di Bruno Cera
VICENZA 23.06.2012 - La mamma chiude per sbaglio la portiera dell’auto; dentro - al caldo torrido - rimangono le chiavi e soprattutto un bimbo di 18 mesi. Erano le 10.30 quando una donna padovana, V.T., accompagnata dalla madre e dal figlioletto, ha parcheggiato la sua A3 davanti all’emporio Comunello di via Valsugana, alla periferia sud di Bassano (Vicenza). Le due donne sono scese lasciando il piccolo nel sedile posteriore. Avevano dei pacchi da sistemare, forse qualcosa è caduto, fatto sta che inavvertitamente la guidatrice ha spinto lo sportello, che si è chiuso e per effetto di un dispositivo interno ha serrato tutti gli accessi. Il bambino è rimasto intrappolato. Mamma e nonna hanno cercato di aprire, invano; il bimbo ha iniziato ad agitarsi; il sole picchiava. In quel momento è passata una pattuglia della polizia locale di Cassola. Le due donne hanno chiamato gli agenti, che dopo alcune manovre hanno rotto un finestrino e recuperato il piccino. Questo, in lacrime, sudato, si è aggrappato alla mamma e a una bottiglietta d’acqua.
da ilmattino.it
27.06.2012
Pompei, ruba auto con ragazza a bordo La folla lo blocca, salvato dalla polizia
POMPEI 27.06.2012 - Aveva tentato di rubare un'auto ferma in strada nei pressi di un tabaccaio, senza rendersi conto che al lato passeggero era seduta una ragazza. Una volta accortosi dell'errore ha provato a scappare ma è stato circondato da diverse persone, richiamate dalle urla della giovane. A salvare Antonio Trotta, 49enne pregiudicato di Nocera Inferiore, Salerno, è stata la polizia. Il fatto è accaduto ieri sera a Pompei: il 49enne è accusato di furto di auto e tentato furto con strappo. L'episodio - secondo la ricostruzione degli inquirenti - si è verificato in via Lepanto, vicino ad un noto caffè della zona, dove i poliziotti hanno trovato Trotta bloccato da numerose persone visto che poco prima aveva tentato di rubare un'auto. Vittima del maldestro tentativo di furto una giovane coppia. Verso le 20.40 i due avevano parcheggiato la loro Audi A3 vicino a un tabaccaio. Mentre il ragazzo era sceso per acquistare le sigarette, la ragazza era rimasta a bordo. A questo punto Antonio Trotta si era introdotto nel veicolo senza accorgersi che c'era la giovane seduta al lato passeggero.
Pensando si trattasse di un errore, la ragazza ha fatto notare al 49enne che si trovava sull'auto sbagliata. Per tutta risposta Trotta ha preso ad insultarla mettendo comunque in moto e centrando in pieno un'altra auto parcheggiata a pochi metri. A questo punto, visto sfumare il furto della vettura, ha provato a strappare la borsa alla ragazza senza riuscirci, prima di decidere di scappare via di corsa in direzione Scafati. L'arrivo del proprietario dell'Audi A3 e di altre persone allarmate dalle insistenti urla della ragazza, però, gli hanno impedito la fuga. Nel frattempo qualcuno aveva avvisato la polizia che in pochi attimi è giunta sul posto bloccando il malvivente e di fatto sottraendolo anche all'ira della folla. Antonio Trotta, già noto alla polizia per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, ma anche per stupefacenti e reati contro la persona, è stato arrestato e condotto in commissariato. Questo pomeriggio l'uomo è stato rinviato a giudizio. Il giudice ha poi disposto la custodia cautelare in carcere, con il trasferimento nella casa circondariale napoletana di Poggioreale.
da ilmattino.it
27.06.2012
Poliziotti eroi salvano aspirante suicida impigliato dopo volo dal balcone
NAPOLI 27.06.2012 - Tensione, paura, poi il lieto fine che ha due protagonisti eroi: poliziotti della sezione «volanti» della questura di Napoli. L'allarme è giunto in mattinata: un uomo disperato ha tentato il suicidio lanciandosi dal balcone in via Arte della Lana. Però, dopo aver scavalcato il parapetto, l'aspirante suicida è rimasto incastrato con un piede in una rete di protezione per i lavori in corso. Gli agenti della volante, intervenuti rapidamente, sono subito entrati in azione. L'uomo tentava di divincolarsi per riuscire nel suo intento ma uno degli agenti non ha esitato a calarsi. Dopo aver realizzato un cappio con una corda, grazie al quale agganciare una gamba dell'uomo, si è tuffato fuori del balcone facendosi reggere da un collega che lo sosteneva tramite il cinturone della divisa. Grazie alla catena umana l'intervento è riuscito. L'aspirante suicida è stato tratto in salvo e gli agenti-eroi della volante sono tornati al loro normale servizio. L'aspirante suicida, un 40enne era stato dimesso solo 4 giorni fa da una struttura ospedaliera per aver già tentato un analogo gesto. Ha spiegato di voler morire dopo aver perso il lavoro ed essere stato abbandonato dalla moglie. I poliziotti hanno provveduto, attraverso il personale del 118, al ricovero dell’uomo presso una struttura psichiatrica.
da ilmattino.it
31.05.2012
Perde di vista la famiglia durante giro in centro I poliziotti la riportano dal padre
Avventura a lieto fine per una bimba di cinque anni che ha perso di vista il padre mentre era in Piazza San Babila. La piccola ha fermato una volante che è riuscita a
rintracciare il genitore
MILANO 31.05.2012 - Improvvisamente si è ritrovata sola, disperata. Intorno a lei centinaia di sconosciuti, passanti inconsapevoli che come di consueto gremiscono la centralissima piazza San Babila. Protagonista di questa storia a lieto fine è una bimba di cinque anni che ha perso di vista il padre in centro città. La piccola, dopo attimi di sconforto, ha avuto la prontezza di bloccare una volante della polizia per chiedere aiuto. La bimba, secondo il racconto degli agenti che l’hanno soccorsa, era in lacrime e molto spaventata. Per prima cosa i poliziotti l’hanno calmata e fatta sedere in macchina mentre controllavano le denunce di scomparsa. Fortunatamente, nel giro di pochi minuti hanno rintracciato il padre, un turista arabo di 37 anni. L’uomo ha ringraziato tutti spiegando di averle lasciato la mano solo per pochi secondi.
da ilgiorno.it
12/05/2012
La Municipale soccorre un bambino in gravi condizioni
Durante un'operazione degli agenti di Formigine hanno fermato l'auto del padre e
l'11enne è stato portato all'ospedale di Baggiovara. Oltre 100 i veicoli controllati
FORMIGINE 12.05.2012 - Lo hanno trovato in gravi condizioni nell'auto del padre che stava cercando di raggiungere Modena ad alta velocità. La scorsa notte la polizia municipale ha soccorso un bambino di 11 anni, recentemente operato, verificando le sue condizioni e facendolo trasportare d’urgenza all’ospedale di Baggiovara. Gli agenti della municipale si trovavano lungo via Nuova Estense, a Colombaro, quando un’auto che percorreva la strada ad alta velocità è stata fermata per controlli. A bordo dell’auto si trovava il bambino di Maranello in condizioni preoccupanti, mentre al volante c'era il padre. Le condizioni del ragazzino sono state subito verificate dal personale sanitario della Croce Rossa che ha provveduto all’immediato trasferimento all’ospedale di Baggiovara dell’11enne. Ieri i controlli lungo via Nuova Estense e via Giardini sono stati intensi. La polizia municipale, in collaborazione con i volontari della sicurezza e della Croce Rossa, ha fermato e controllato circa 100 veicoli con l'obiettivo primario del controllo dei comportamenti ad alto rischio alla guida (alcol e sostanze stupefacenti in particolare) e della velocità. Contenuto l’esito delle sanzioni. Gli agenti hanno accertato una violazione per guida in stato di ebbrezza con conseguente ritiro della patente e fermo del veicolo. Sono state poi contestate alcune infrazioni soprattutto per irregolarità nei documenti di circolazione (1 patente scaduta, 3 per omessa revisione e 1 per mancata copertura assicurativa) e altre per comportamenti scorretti alla guida, quali mancato uso di
cinture di sicurezza e utilizzo di telefonini. Oltre alle attività di polizia stradale, una pattuglia con la presenza del comandante Mario Rossi, è stata impiegata in un servizio di perlustrazione capillare di alcuni quartieri residenziali del capoluogo e delle frazioni, tesa a prevenire in particolare i furti nelle abitazioni. Questa attività di prevenzione – ha spiegato il comandante Rossi – si è sviluppata con due modalità operative: il pattugliamento, cosiddetto rapido, con auto di servizio dotate di dispositivi lampeggianti in funzione e il pattugliamento appiedato con accurati controlli delle aree più esposte a fenomeni predatori. Il nostro obiettivo è quello di mantenere alta la soglia di attenzione e di proseguire anche in futuro sulle stesse linee strategiche. Gli agenti della Municipale hanno infine controllato, insieme ai volontari, i parchi cittadini, le aree di campagna e in particolare alcuni casolari rurali in stato di abbandono. Bisogna non trascurare anche il territorio rurale, peraltro molto esteso nel nostro comune – ha concluso Mario Rossi – Fondamentale è il ruolo del volontariato partner che ci consente di organizzare efficaci servizi integrati, come quello della scorsa notte, con gli operatori della polizia municipale. Ne è la testimonianza il soccorso urgente espletato nei confronti di un bambino che versava in grave stato di pericolo per la sua salute. Ringrazio pertanto gli amici della Croce Rossa per la loro professionalità e la loro dedizione alla causa della comunità.
da modenaonline.info
24/04/2012
14enne rapita da due romeni e mandata a mendicare. I carabinieri la salvano
ERCOLANO 24.04.2012 - Hanno rapito una connazionale minorenne per ridurla in schiavitù e costringerla all'accattonaggio: con questa accusa padre e figlio, di nazionalità romena, sono stati sottoposti a fermo Il provvedimento, emesso dalla Dda di Napoli, è stato eseguito dai carabinieri. I fatti risalgono al dicembre scorso e si sono svolti nei comuni vesuviani di Ercolano e Torre del Greco. Secondo l'accusa, padre e figlio, 40 e 20 anni, residenti nel centro storico di Ercolano, hanno rapito la 14enne dalla sua abitazione a Serino, in provincia di Avellino che divideva con i genitori. Quindi l'hanno maltrattata per costringerla a praticare l'accattonaggio nei due comuni vesuviani; in caso di scarsi guadagni provenienti dall'attività, sarebbe stata percossa. Lo scorso 11 aprile la giovane romena è stata notata da una pattuglia di carabinieri, nei pressi del cimitero di Torre del Greco, mentre chiedeva l'elemosina. Si è confidata con i militari e ha fornito indizi. L'attività d'indagine che ha portato al fermo si è avvalsa delle dichiarazioni della minore e di altre persone informate sui fatti. Padre e figlio sono stati condotti nel carcere di Poggioreale. La minore è stata affidata ad una casa famiglia.
da ilmattino.it
16/04/2012
Giovane calciatore inala crack, salvato dai poliziotti con un massaggio cardiaco
SORA (FR) 16.04.2012 - Alle nove di questa mattina un cittadino del sorano segnala su linea 113 la presenza di uomo probabilmente colto da malore all’interno dell’abitacolo di un’auto. Gli agenti della Volante e personale della Divisione Anticrimine, in servizio presso il Commissariato di Sora, arrivano immediatamente sul posto indicato. I poliziotti si rendono subito conto della gravità della situazione, trovano infatti un giovane, privo di conoscenza, riverso sul sedile anteriore di un’auto posteggiata lungo la strada. La temperatura corporea molto bassa ed il colorito violaceo fanno temere il peggio ma gli agenti non si perdono d’animo ed in attesa dell’arrivo di personale del 118, per tentare di rianimarlo, effettuano un massaggio cardiaco.
Dopo diversi minuti accade l’insperato ed il ragazzo comincia a dare flebili segni di vita. Il personale medico giunto poco dopo riscontra che, data la gravità delle condizioni in cui versa il giovane, il loro intervento è stato certamente provvidenziale. Portato in ospedale e ricoverato presso il reparto di rianimazione, i sanitari hanno potuto accertare che a causare lo stato comatoso del giovane è stata l’assunzione per inalazione di una miscela di sostanze stupefacenti formata da marijuana, morfina e cocaina. A salvarlo a detta dei sanitari del nosocomio sorano, oltre la sua tempra forte essendo un calciatore di una squadra dilettantistica della provincia, il tempestivo e professionale intervento dei poliziotti. Dagli accertamenti eseguiti dagli investigatori è emerso che il ventisettenne, residente a Sora, era stato colto da malore già dalla sera precedente poiché dopo aver trascorso la sera con amici e fidanzata non aveva fatto rientro a casa.
da ilpuntoamezzogiorno.it
14/04/2012
Bimba in ostaggio per costringere madre a prostituirsi
Piccola liberata, due romeni arrestati da Polizia a Cagliari
CAGLIARI, 14 APR - Tenevano in ostaggio una bimba di due anni e mezzo per costringere la madre, di nazionalita' romena, a prostituirsi e a versare tutti i proventi del meretricio. La donna ieri, stanca di minacce e violenze, si e' ribellata e ha raccontato tutto agli agenti della Squadra Mobile di Cagliari che sono intervenuti, liberando la piccola e arrestando il protettore Florin Mihai, di 28 anni, bloccato a Olbia mentre tentava di imbarcarsi su un traghetto per Livorno, e la sua convivente Ileana Unguru, di 27, anche loro romeni e residenti in un campo rom alla periferia di Assemini.
Fonte della notizia: ansa.it
5/04/2012
Ragazza cade in Arno: miracolata
Firenze, perde l'equilibrio mentre è sulla spalletta La giovane è stata portata all'ospedale di Santa Maria Nuova per gli accertamenti
FIRENZE, 5 aprile 2012 - Paura ieri sera sul Ponte alla Carraia per una ragazza che è caduta dalla spalletta ed è finita in Arno. La giovane, 26 anni e residente a Firenze, è stata tratta in salvo dai vigili del fuoco, intervenuti sia con una squadra di sommozzatori che si sono calati dal ponte, sia con un gommone messo in acqua all’altezza dei canottieri. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale e un’ambulanza del 118 che ha portato la ragazza all’ospedale di Santa Maria Nuova per gli accertamenti. Quando la giovane è precipitata dal ponte era in compagnia di un amico.
dalanazione.it
20/03/2012
Minaccia di uccidere la figlia di otto anni arrestato ad Andria
BARI 20.03.2012 – In preda ad una crisi d’astinenza da alcool e armato di coltello si è barricato in cucina minacciando di uccidere la figlia di otto anni, ma è stato bloccato e arrestato dai carabinieri. E’ accaduto ad Andria. Si tratta di un uomo di 36 anni, di origini romene: è accusato di tentativo di omicidio, sequestro di persona, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. A chiedere l’aiuto dei carabinieri sono stati i vicini di casa che hanno sentito le grida di aiuto provenienti dell’appartamento.
Secondo la ricostruzione fatta dai militari, l’uomo, dopo aver aggredito la moglie, una connazionale 31enne, si è rivolto verso la piccola minacciandola di morte con un coltello alla gola. I carabinieri, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a disarmarlo. La bambina e la madre sono state portate in ospedale per essere medicate: hanno riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
da lagazzettadelmezzogiorno.it
18/02/2012
Bimba soccorsa a Pescara durante il maltempo invita i poliziotti al compleanno
PESCARA 18.02.2012 - Ha voluto ringraziare la polizia con una tenera lettera scritta con mamma e papà. L'autrice è la bambina di undici mesi che, il 12 febbraio scorso, è stata soccorsa da una pattuglia della Volante mentre i genitori attendevano in strada, sotto la neve, l'arrivo di un'ambulanza. La piccola, che improvvisamente era stata colpita da una crisi convulsiva febbrile e aveva perso conoscenza, era stata trasportata in ospedale dalla polizia durante un servizio organizzato per l'emergenza maltempo. A distanza di qualche giorno, la bimba, con l'aiuto della mamma e del papà, ha scritto una lettera di ringraziamento alla Polizia (in allegato) ed ha invitato i soccorritori alla suo compleanno che verrà festeggiato oggi. Hanno raccolto l'invito della piccola, che compie un un anno di età, il Questore, il Dirigente della Volante e i due poliziotti (Assistente capo Rocco Cavuoto e Assistente Capo Simone Ciccotelli) che l'hanno trasportata in ospedale
da quotidianodabruzzo.it
13/02/2012
Lazio: polizia salva ragazza da stupro a Roma, arrestato 41enne
ROMA, 13 feb. - Salvata in extremis dalla polizia da un tentativo di stupro. E' accaduto nel tardo pomeriggio di ieri in via Petrocelli, in zona Torrenova, quando una chiamata al 113 ha segnalato le urla di una donna. Gli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Tuscolano, immediatamente intervenuti, hanno individuato un'auto, aperto lo sportello e letteralmente tirato fuori dalla vettura un uomo, un 41enne originario dell'Ecuador, che stava cercando di violentare una giovane. Quest'ultima, seminuda e in forte stato di agitazione, e' stata soccorsa dai poliziotti: successivamente, ha raccontato loro che il suo aggressore, conosciuto pochi giorni prima, le aveva promesso di accompagnarla a casa in macchina ma una volta a bordo l'aveva minacciata con un taglierino provando a costringerla ad avere un rapporto sessuale. A carico dell'uomo, identificato per C.T.S.J e arrestato con l'accusa di violenza sessuale, sono emersi numerosi precedenti.
da agi.it
13/02/2012
Bambino ha malore tra la neve, salvato dai carabinieri
Difficolta' ambulanza per strade innevate, intervengono militari
SAN NICOLA DA CRISSA (VIBO VALENTIA), 13 FEB - Un bambino di 11 anni ha avuto un malore mentre giocava sulla neve con gli amici ed e' stato salvato dai carabinieri che hanno individuato un medico del posto e lo hanno scortato in ospedale sulle strade rese impraticabili dalla neve. E' successo a San Nicola Da Crissa dove le nevicate dei giorni scorsi hanno creato notevoli disagi alla viabilita'. L'ambulanza avrebbe avuto difficolta' a intervenire e cosi' i militari hanno scortato medico e bimbo.
da ansa.it
13/02/2012
Siena, due minorenni non rientrano a casa: rintracciate dalla Polizia nella notte
Le ragazzine si erano incamminate a piedi verso casa sotto la neve
SIENA 13.02.2012 - Si erano incamminate a piedi verso l’abitazione di una delle due, a Taverne d’Arbia, in provincia di Siena. Così, infreddolite dalla nevicata in corso e dalle temperature rigide di questi giorni, sono state rintracciate dalla Polizia, intorno alle 02.00 di ieri notte, due amiche, di 13 e 12 anni che nella sera di sabato non erano rincasate. I genitori di entrambe, non vedendole tornare a casa per cena si sono attivati per cercarle, fino alla tarda serata, senza risultato. Soltanto intorno alle ore 01.30 di domenica hanno chiamato il 113, consentendo alla Polizia di mettere in moto la macchina delle ricerche. La Sala Operativa della Questura di Siena ha immediatamente diramato una nota di ricerca alle pattuglie presenti sul territorio, che hanno cominciato a battere a tappeto la città, perlustrando dapprima i luoghi di aggregazione dei giovani, durante il week end. Dopo circa mezzora di ricerche senza esito, gli agenti delle Volanti della Questura hanno deciso di percorrere la strada che porta all’abitazione di una delle due amiche a Taverne d’Arbia, dove anche l’altra avrebbe dovuto dormire quella notte. L’intuizione dei poliziotti è stata vincente. Due ragazzine, che corrispondevano alle descrizioni diramate dalla Centrale sono state infatti rintracciate nei pressi di Strada delle Rosole, stanche e intirizzite dal freddo. Grande è stata la gioia dei genitori di entrambe che hanno voluto ringraziare la Polizia per averle riportate a casa, sane e salve. Le due ragazze hanno raccontato agli agenti di essersi accorte, solo intorno alle ore 22.00, di aver superato l’orario del rientro e che, per questo, si erano messe alla ricerca di un pullman. Dopo aver atteso un po’ senza vederne transitare, avevano deciso di incamminarsi a piedi sotto la neve, pensando che i bus non viaggiassero a causa del maltempo. Le due amiche non si erano evidentemente rese conto della preoccupazione causata ai rispettivi genitori.
da sienafree.it
10/02/2012
Emergenza neve: polizia provinciale salva nonno e neonato rimasti bloccati in auto
10.02.2012 - Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis comunica che la Polizia provinciale ha portato a termine un’ora fa un’operazione di soccorso a Campobasso. Gli agenti sono riusciti a sfondare un muro di neve nella zona della Motorizzazione civile di Campobasso per salvare un bambino di 5 mesi ed il nonno, intrappolati sotto la bufera di neve all’interno di un’auto in panne. I due sono ora sotto le cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Il presidente De Matteis e l’assessore al ramo Tramontano esprimono soddisfazione per il risultato conseguito in piena emergenza.
Fonte della notizia: termolionline.it
Emergenza neve: polizia provinciale salva nonno e neonato rimasti bloccati in auto
10.02.2012 - Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis comunica che la Polizia provinciale ha portato a termine un’ora fa un’operazione di soccorso a Campobasso. Gli agenti sono riusciti a sfondare un muro di neve nella zona della Motorizzazione civile di Campobasso per salvare un bambino di 5 mesi ed il nonno, intrappolati sotto la bufera di neve all’interno di un’auto in panne. I due sono ora sotto le cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Il presidente De Matteis e l’assessore al ramo Tramontano esprimono soddisfazione per il risultato conseguito in piena emergenza.
Fonte della notizia: termolionline.it
9/02/2012
A Corato bimba di un anno soccorsa col trattore
CORATO 09.02.2012 - Prigioniera della neve e in pericolo di vita. Una bimba di un anno in preda a febbre altissima è stata salvata ieri dopo oltre due ore di ricerche da parte dei soccorritori. La piccola era rimasta intrappolata insieme con la sua famiglia in un'abitazione ubicata in piena Murgia, poco prima della cosiddetta «Pescara degli Antichi», in zona San Magno, irraggiungibile a causa della troppa neve e per giunta senza corrente elettrica. L’allarme è arrivato al 118 poco prima di mezzogiorno, quando una chiamata ha chiesto l’intervento di un’ambulanza per soccorrere la bimba, con la febbre che superava i 40 gradi e uno scompenso cardiaco in atto. L’equipaggio si è inoltrato sulla Murgia. Giunta a poca distanza dall’abitazione, l’ambulanza è rimasta bloccato da un muro di neve alto due metri e mezzo. Sono allora intervenuti uomini e mezzi di Protezione civile, Polizia municipale e Ser Corato, compresa una pala meccanica. Tutto inutile, come l’intervento di un elicottero dei Vigili del fuoco, che non è potuto atterrare per la scarsa visibilità. I soccorritori sono allora scesi dai mezzi e con defibrillatore e medicinali in spalla hanno percorso a piedi oltre un chilometro, nella neve. Dopo circa due ore, un attimo prima dell’arrivo degli operatori del 118, un amico di famiglia ha raggiunto la casa della bambina su un grosso trattore. A bordo del mezzo agricolo, la piccola è stata condotta sino a una zona sgombra dalla neve, dove l’attendeva un'auto con cui è stata trasportata all’ospedale di Corato.
da lagazzettadelmezzogiorno.it
2011
03/02/2011
Il gesto coraggioso tra gli applausi della gente - Milano Loreto, carabiniere salva un bambino caduto sui binari della metropolitana
Il ragazzino era distratto da un gioco elettronico che aveva in mano e ha messo un piede in fallo
MILANO 02.02.2011 - Ha visto un bambino di circa 10 anni cadere sulle rotaie della metropolitana e senza pensarci un secondo si è gettato sui binari e lo ha salvato, un attimo prima che arrivasse il treno successivo, tra gli applausi della gente. È accaduto martedì pomeriggio, intorno alle 16, alla fermata della linea verde di Loreto. Alessandro, 26 anni, carabiniere in servizio alla stazione di Pioltello, era fuori servizio. Stava aspettando un convoglio diretto a Gessate, quando ha visto scendere da un altro treno il bimbo di origini orientali insieme a una donna italiana e a un’altra bambina. Mentre il convoglio si allontanava, il piccolo camminava distratto da un giochino elettronico che aveva tra le mani. Appoggiato al muro della pensilina, il militare stava per avvertirlo di allontanarsi dall’orlo della pensilina, quando lo ha visto mettere un piede nel vuoto e cadere sulle rotaie, sbattendo violentemente la testa. Subito è saltato sui binari e ha preso in braccio il piccolo, che sanguinava da un orecchio ma non lasciava andare il giochino. Lo ha tratto in salvo e a sua volta è tornato sulla pensilina. Un attimo dopo è arrivato il treno successivo. La donna ha ringraziato il militare ma ha rifiutato l’intervento di un’ambulanza, sostenendo che avrebbe portato il bimbo in ospedale.
da milano.corriere.it
Il gesto coraggioso tra gli applausi della gente - Milano Loreto, carabiniere salva un bambino caduto sui binari della metropolitana
Il ragazzino era distratto da un gioco elettronico che aveva in mano e ha messo un piede in fallo
MILANO 02.02.2011 - Ha visto un bambino di circa 10 anni cadere sulle rotaie della metropolitana e senza pensarci un secondo si è gettato sui binari e lo ha salvato, un attimo prima che arrivasse il treno successivo, tra gli applausi della gente. È accaduto martedì pomeriggio, intorno alle 16, alla fermata della linea verde di Loreto. Alessandro, 26 anni, carabiniere in servizio alla stazione di Pioltello, era fuori servizio. Stava aspettando un convoglio diretto a Gessate, quando ha visto scendere da un altro treno il bimbo di origini orientali insieme a una donna italiana e a un’altra bambina. Mentre il convoglio si allontanava, il piccolo camminava distratto da un giochino elettronico che aveva tra le mani. Appoggiato al muro della pensilina, il militare stava per avvertirlo di allontanarsi dall’orlo della pensilina, quando lo ha visto mettere un piede nel vuoto e cadere sulle rotaie, sbattendo violentemente la testa. Subito è saltato sui binari e ha preso in braccio il piccolo, che sanguinava da un orecchio ma non lasciava andare il giochino. Lo ha tratto in salvo e a sua volta è tornato sulla pensilina. Un attimo dopo è arrivato il treno successivo. La donna ha ringraziato il militare ma ha rifiutato l’intervento di un’ambulanza, sostenendo che avrebbe portato il bimbo in ospedale.
da milano.corriere.it
14/12/2011
13enne tenta suicidio in stazione Bologna, salvata da Polfer
Ha detto che a spingerla al gesto era stata delusione amore
BOLOGNA 13.12.2011 - Una ragazzina di 13 anni che ha tentato di togliersi la vita gettandosi sotto un treno, in stazione a Bologna, e' stata salvata da una pattuglia Polfer. A spingerla al gesto sarebbe stata una delusione d'amore, e in particolare la conclusione di una relazione con un ragazzino. Questa, almeno, e' la spiegazione che la tredicenne ha dato agli agenti, che domenica mattina l'hanno afferrata per un braccio poco prima che sopraggiungesse un treno. I poliziotti hanno cercato invano di rintracciare i familiari. La 13enne, originaria di Forli', e' in affidamento ai servizi sociali.
da ansa.it
14/12/2011
Poliziotti salvano un ragazzo che voleva suicidarsi
GROSSETO 12.12.2011 - Voleva togliersi la vita. Aveva preso decine di pasticche e aveva scolato un paio di bottiglie di vino, poi si era messo al volante. Un ragazzo di 22 anni è stato letteralmente salvato dalla polizia. E’ successo venerdì scorso. Era stata la famiglia del giovane a chiamare il 113. Alla centrale operativa i parenti avevano esposto le loro preoccupazioni nei confronti del ragazzo, avevano paura, a ragione, che si volesse suicidare. E’ partita così la segnalazione per la ricerca della sua auto che è stata ritrovata dopo un quarto d’ora, alle 23, in zona Tiro a Segno. Il ragazzo, alla guida della macchina, stava uscendo da una strada sterrata. Fermato dagli agenti, il giovane, in evidente stato confusionale, dopo poco si è accasciato sul volante, privo di sensi. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi. Il 22enne aveva con sé, appoggiate sul cruscotto, sei confezioni vuote di tranquillanti ed ansiolitici. Mancavano circa 70 pasticche. Inoltre aveva con sé due bottiglie di vino vuote ed un coltellino con lama aperta. Sul posto è giunta, chiamata dalla Polizia, anche la mamma del ragazzo. La donna ha parlato delle condizioni di salute del figlio che, circa due mesi e mezzo fa, aveva già tentato il suicidio. Il ragazzo è stato portato all’ospedale Misericordia dove è stato ricoverato.
da maremmanews.tv
24/08/2011
Ostuni - Bimbo morso dalla vipera
in ospedale non c’è il siero
Il piccolo di sette anni morso al braccio: trasferito al Perrino di Brindisi dove però non c’era l’antidoto
Una pattuglia della Polstrada l’ha prelevato da Foggia: il bimbo salvato appena in tempo
Marco, un bambino di sette anni e mezzo, di Bari, lunedì pomeriggio è stato morso al braccio da una vipera mentre si trovava con il papà e il fratello nelle campagne di Cisternino, per visitare un trullo. Il piccolo si è staccato da solo il serpente dal braccio e ha chiesto aiuto al suo papà che lo ha portato con urgenza al locale ospedale per poi trasferirlo al Perrino di Brindisi.
Il piccolo non ha mai perso lucidità né ha mai avvertito gli effetti del veleno, ma per i suoi genitori è stata un’impresa rintracciare quello che viene comunemente chiamato siero antivipera. E’ stato contattato il Centro antiveleni di Padova che li ha indirizzati agli ospedali di Foggia e Barletta, unici punti in Puglia ad averne una fiala.
Una pattuglia della polizia stradale lo ha prelevato e, con una serie di staffette di auto, è stato portato fino a Brindisi, dove è stato tenuto a disposizione ma non è mai stato somministrato a Marco, che ieri mattina è stato finalmente dimesso. A quanto pare, si trattava di quello che i tecnici chiamano un morso a secco.
Resta tuttavia la preoccupazione per i rischi che il ragazzino avrebbe potuto correre e per la difficoltà di reperire l’antidoto in caso di morsi di vipera. Ho chiesto io aiuto alla polizia, sono stati fantastici - ringrazia il padre di Marco - ma mi chiedo: ci sarebbero riusciti tutti? Se ne avesse avuto bisogno qualcuno a Santa Maria di Leuca, ad esempio, ci sarebbero volute almeno cinque ore per venire in possesso dell’antidoto. Antidoto, che in caso di necessità, va somministrato entro 12 ore dal morso.
A smorzare le polemiche è il dottor Marco Marano, responsabile del Centro anti-veleni dell’ospedale Bambino Gesù di Roma: In un ospedale piccolo come quello di Brindisi è possibile che non fosse disponibile il siero antivipera, poiché i casi in cui si ha bisogno di questo siero si verificano con un’incidenza molto bassa ed esistono delle strutture sul territorio alle quali fare riferimento, che possiedono delle scorte e possono inviarle rapidamente, come è accaduto nel caso dell’ospedale di Foggia.
Quando si è morsi da una vipera - prosegue Marano - bisogna andare in ospedale, perché il siero da tempo non è più in vendita in farmacia: la sua somministrazione deve avvenire sotto controllo medico perché può causare reazioni anafilattiche. Saranno i sanitari a valutare il rischio sulla base dei sintomi che il paziente presenta e a stabilire se ha bisogno del siero o meno - dice Marano - non è detto che tutti coloro che vengono morsi da una vipera ne abbiano bisogno.
Il tasso di mortalità è molto basso (gli ultimi dati a disposizione, quelli dell’istituto superiore di Sanità, risalgono al 2006 e parlano di un solo morto) - spiega ancora Marano - e la sintomatologia può essere di carattere locale o generale. Si verificano in particolare segni di infiammazione, con rigonfiamento e forte dolore, non sempre si evidenzia bene il segno del morso.
Una cosa importante, secondo l’esperto del Bambin Gesù, riguarda la tempistica perché nel bambino bisogna attendere dalle 24 alle 30 ore per essere certi che i sintomi non si manifestino. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere ai centri anti-veleno in tutta Italia conclude Marano.
da Repubblica.it
di Marzia Parini
02/07/2011
Bagnone (MS) - Neonata salvata in extremis dagli angeli della strada
Fulvio e Marco angeli della stradale
(ASAPS) BAGNONE (MS), 2 luglio 2011 – I fatti risalgono al mese di febbraio di quest’anno, ma ne siamo venuti a conoscenza solo qualche giorno fa quando su “La Nazione” del 1° giugno, si parla di una neonata che mentre si trovava in auto con i propri genitori colpita da un malore, è stata salvata grazie al pronto ed immediato intervento di quella che poteva essere niente più che un’anonima pattuglia della Polizia Stradale in transito sull’autostrada… ma che ha consentito di raggiungere rapidamente il pronto soccorso dell’ospedale di La Spezia. Alessia Bassignani, la mamma di Erika, questo il nome della piccola, residente a Bagnone (MS), ha così voluto ringraziare pubblicamente, attraverso le colonne del quotidiano toscano, l’intervento del Sovrintendente Fulvio Raso e dell’Assistente Capo Marco Tattanelli della Sottosezione Polizia Stradale di Brugnato (SP) i quali, immediatamente intuito il grave stato di salute che affliggeva la piccina, in men che non si dica sono riusciti ad organizzare una staffetta salva vita, tanto da raggiungere in pochissimi istanti la struttura sanitaria spezzina. Quel giorno i genitori della bimba si erano già recati al pronto soccorso dell’ospedale di Pontremoli per un problema che sembrava superficiale, indirizzati al nosocomio spezzino, giunti nei pressi del casello dell’autostrada A/15 di Santo Stefano Magra Erika è colpita da una complicazione che non le consente di respirare bene… immediato l’intervento dei centauri che senza pensarci troppo, rapidamente a sirene spiegate guidavano la famiglia fino all’ospedale di La Spezia. Fonti interne al nosocomio del capoluogo ligure hanno rivelato che un solo minuto di ritardo nell’approntare il servizio di emergenza, avrebbe potuto compromettere ulteriormente lo stato di salute della piccola Erika. Dopo le primissime cure la neonata è stata trasferita al “Gaslini” di Genova dove tutto si è risolto per il meglio. Mamma Alessia ha così voluto ringraziare gli uomini della Polizia Stradale che con la loro prontezza di spirito nel portare a termine un’operazione di soccorso pubblico, hanno scongiurato ogni pericolo per la sua piccina. Un doveroso grazie da parte dei genitori di Erika a tutta l’equipe medica del Sant’Andrea della Spezia e del Gaslini di Genova per tutto quanto hanno fatto per salvare la vita della loro creatura. In passato gli uomini della Polizia Stradale erano stati definiti gli angeli della strada… crediamo proprio che Fulvio e Marco meritino appieno questo appellativo. Grazie ragazzi! Ora, però, riteniamo auspicabile un riconoscimento al merito civile all’indirizzo di questi uomini che vegliano sulla sicurezza di noi tutti (ASAPS).
20/06/2011
Jesolo (VE) - Neonata sta per soffocare, salvata da un agente della Polizia Municipale
L’uomo è riuscito a farle espellere il boccone bloccato in gola
(ASAPS), 20 giugno 2011 – Neonata sta per soffocare, salvata da un agente della Polizia Locale. “L’eroe” di questa vicenda a lieto fine è l’agente Omar Gasparotto che, insieme al collega Marco Zanchi, era in servizio di rappresentanza nella zona della spiaggia. A un certo punto i due hanno visto arrivare dalla spiaggia una donna che urlava con in braccio la piccola. La donna, sconvolta, ha chiesto aiuto agli agenti dicendo che la figlia non respirava più a causa di un pezzo di pane che le ostruiva le vie respiratorie. Senza perdere neanche un secondo, Gasparotto ha praticato alla bambina tutte le tecniche previste per farle espellere il boccone bloccato, mentre il collega allertava i soccorsi medici. Grazie al tempestivo intervento la bambina ha rigettato il pane e ha ripreso a respirare regolarmente. (ASAPS)
2010
09/12/2010
Ravenna - Bimbo ingerisce veleno per sbaglio, salvato dalla Polizia Stradale
L’antidoto trasportato da una staffetta fra pattuglie delle Sezioni di Ferrara e Faenza
(ASAPS), 9 dicembre 2010 - L’intervento tempestivo della Polizia Stradale a contribuito a salvare la vita di un bambino che per sbaglio ha ingoiato del liquido antigelo. Per salvare il piccolo, ricoverato nel nosocomio di Ravenna, era necessario un farmaco disponibile all’ospedale di Ferrara. Capita subito la gravità della situazione, il personale medico ha richiesto, come da protocollo, l’intervento delle Forze dell’Ordine per il trasferimento del farmaco salvavita dall’ospedale emiliano a quello ravennate. Una pattuglia della Polizia Stradale della Sezione di Ferrara ha prelevato l’antidoto dall’ospedale locale e lo ha portato ad Argenta dove lo ha consegnato ai colleghi della Sezione di Faenza che hanno completato il trasporto. Dopo la somministrazione del medicinale, il bambino è stato trasferito al centro antiveleni dell’ospedale Maggiore di Bologna dove si trova tuttora ricoverato sotto osservazione ma fortunatamente fuori pericolo. (ASAPS)
L’antidoto trasportato da una staffetta fra pattuglie delle Sezioni di Ferrara e Faenza
(ASAPS), 9 dicembre 2010 - L’intervento tempestivo della Polizia Stradale a contribuito a salvare la vita di un bambino che per sbaglio ha ingoiato del liquido antigelo. Per salvare il piccolo, ricoverato nel nosocomio di Ravenna, era necessario un farmaco disponibile all’ospedale di Ferrara. Capita subito la gravità della situazione, il personale medico ha richiesto, come da protocollo, l’intervento delle Forze dell’Ordine per il trasferimento del farmaco salvavita dall’ospedale emiliano a quello ravennate. Una pattuglia della Polizia Stradale della Sezione di Ferrara ha prelevato l’antidoto dall’ospedale locale e lo ha portato ad Argenta dove lo ha consegnato ai colleghi della Sezione di Faenza che hanno completato il trasporto. Dopo la somministrazione del medicinale, il bambino è stato trasferito al centro antiveleni dell’ospedale Maggiore di Bologna dove si trova tuttora ricoverato sotto osservazione ma fortunatamente fuori pericolo. (ASAPS)
29/11/2010
Castelnovo Ne’Monti (Reggio Emilia) - 40 scout isolati a Vologno (piccola borgata): interviene la Polizia Stradale e li trasborda sul pulman
(ASAPS), 29 novembre 2010 - Sono rimasti isolati nella casa vacanze di Vologno, ai piedi della famosa Pietra di Bismantova già citata da Dante nella Divina Commedia, mentre l’autista del pullman che li doveva riaccompagnare a casa non è riuscito a raggiungerli per via della forte nevicata. E’ quanto successo nel pomeriggio di domenica, quando una quarantina di scout provenienti da Reggio Emilia hanno ricevuto la notizia che il pullman che doveva riportarli in città non ce la faceva ad arrivare per via della neve scesa in abbondanza sull’Appennino reggiano.
Da qui la richiesta di aiuto alla Polizia Stradale, che subito è accorsa nella piccola borgata per cercare di risolvere il problema. Presente anche il comandante del Distaccamento, l’ispettore superiore Roberto Rocchi. Scontata la soluzione finale: accompagnare i ragazzi - di età compresa tra gli 11 ed i 15 anni – fino al centro di Castelnovo ne’ Monti, dove nel frattempo il pullman era riuscito ad arrivare.
Così, tra il divertito e lo stupore, i ragazzi sono stati caricati a gruppi di quattro sulle due vetture della polstrada, aiutate anche da un mezzo della parrocchia giunto appositamente per accelerare il trasferimento.
Alla fine l’avventura è stata accompagnata da un forte applauso all’indirizzo di coloro che li hanno “salvati” da una situazione di forte disagio, mentre il pullman è poi stato scortato fino alle porte del capoluogo montano da una pattuglia della stessa Polizia Stradale. (ASAPS)
29/09/2010
San Marco dei Cavoti (BN) - Ragazza carambola con l’auto e finisce in una scarpata, tratta in salvo da un Carabiniere
La giovane, rimasta bloccata nell’auto in una zona impervia, ha chiesto aiuto con il cellulare ed è stata rintracciata attraverso il sistema GPS in uso ai militari
(ASAPS), 29 settembre 2010 - I Carabinieri di San Marco dei Cavoti hanno tratto in salvo una ragazza di origini argentine, che, a seguito di un incidente stradale, era rimasta bloccata nella propria vettura. La giovane, una studentessa universitaria, forse a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, è sbandata, finendo fuori strada con la sua utilitaria. L’auto si è ribaltata più volte fino a terminare la sua corsa in un avvallamento del terreno che si trovava a lato della strada. L’autovettura era però di fatto invisibile dalla carreggiata, perché nascosta dagli alberi e dalla vegetazione che impedivano agli automobilisti in transito di accorgersi della presenza dell’autovettura incidentata. La giovane, sebbene sotto shock, ha avuto la prontezza di chiamare col cellulare il 112, chiedendo aiuto, e cercando di fornire indicazioni sulla sua posizione. La Centrale Operativa di Benevento, ricevuta la chiamata di soccorso, l’ha trasmessa immediatamente a quella della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo che, grazie ad un nuovo sistema di radiolocalizzazione satellitare interforze, in uso anche all’Arma dei Carabinieri, sulla base dell’ubicazione del telefono cellulare chiamante, ha potuto rintracciare in tempo reale le coordinate della sua posizione, riferendo immediatamente ai Carabinieri di San Marco dei Cavoti i dati necessari per effettuare l’intervento di soccorso. Sul posto è intervenuto per primo un Carabiniere della locale Stazione: e poiché la donna risultava intrappolata all’interno della abitacolo e i portelli erano completamente bloccati il militare, considerando anche la presenza dell’impianto a gas dell’autovettura, ha deciso di agire in fretta. Accortosi che i finestrini erano ancora funzionanti, ha aiutato la ragazza ad aprirli, riuscendo ad estrarla. Questa, una volta tratta in salvo e prima di essere trasferita in ospedale, ha ringraziato il militare e gli ha chiesto di avvisare i genitori dell’accaduto. (ASAPS)
13/01/2010
Agente della Stradale salva una ragazza con la cintura dei pantaloni
La giovane era rimasta ferita in un incidente ed aveva una ferita all’arteria femorale
Il soccorso le ha salvato la vita ma in ospedale le è stata poi amputata la gamba
La lettera di ringraziamento dei genitori al poliziotto
(ASAPS) - Pisa- Una storia che non ha avuto tantissimo risalto, ma che
rende orgogliosi quelli che portano una divisa. Perché un intervento
celere sulla strada, non per sanzionare ma per soccorrere, salvando una
vita anche se con consguenze gravi, fa piacere. Parliamo dell’agente che
ha salvato una ragazza di 19 anni che, dopo essere caduta dallo
scooter, per la rottura dell’arteria ha cominciato a perdere molto
sangue. Vedendola a terra, l’uomo, un poliziotto fuori dal servizio, ha
preso una cintura e gliel’ha stretta all’inguine, fermando l’emorragia.
E’ successo sulla via Livornese, in località La Vettola, a Pisa. La
ragazza è sopravvissuta, ma i medici dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa,
dopo una serie di interventi, hanno dovuto purtroppo amputarle la
gamba. A raccontare la storia, secondo quanto riferisce il quotidiano Il
Tirreno, sono stati i genitori della ragazza, che hanno scritto una
lettera di ringraziamento al comandante della Polstrada di Pisa, Daniela
Giuffrè. “Ho parlato con l’agente - ha spiegato Daniela Giuffrè -
chiedendogli perché non avesse raccontato nulla neppure ai colleghi. Lui
mi ha risposto che aveva fatto solo il suo dovere”. Nell’incidente la
ragazza aveva riportato fratture scomposte alla gamba e la rottura
dell’arteria femorale. In quel momento, il poliziotto, che lavora nella
Stradale, era in casa. Sentendo il rumore dello scooter che sbatteva per
terra, è uscito, vedendo la ragazza ferita. A quel punto, ha chiamato
il 118 ed è rientrato in casa per prendere una cintura e soccorrere la
ragazza. Una prontezza di riflessi che si è rivelata decisiva per la
vita della giovane. Non conosciamo il nome di quell’agente, ma ci
congratuliamo per la tempestività e la competenza. (ASAPS)
La stampa italiana, è disfattista.
RispondiEliminaCarabinieri al posto del 118. Bambino che non respira soccorso e salvato
RispondiEliminaSpesso, ingiustamente, si accusano i carabinieri di non essere presenti in caso di necessità. In realtà la storia che raccontiamo, dimostra il contrario. L'altro giorno, in via Carmagnola a Pinerolo, la pattuglia dei carabinieri di Pinerolo, sono fermi al distributore di benzina per il rifornimento di carburante al mezzo di servizio. All'improvviso, dal portoncino del condominio di fronte, esce un uomo M. V. con un bambino di due anni in braccio che urla. "Aiuto mio figlio non respira più." Dietro all'uomo la moglie, tutti e due sconvolti. "La testa del piccolino era sorretta dal braccio del papà - racconta il nostro testimone - il volto era bianco e in effetti non respirava. Ho visto i due carabinieri che gli sono subito corsi incontro e hanno portato i due genitori con il bambino dentro l’ auto di servizio e, senza pensarci due volte, hanno invertito la marcia e con i sistemi d’emergenza accesi sono andati via verso l'ospedale. In ospedale il bambino viene subito rianimato e per i genitori un grande sospiro di sollievo. Nella foto (repertorio) i carabinieri di fronte all'ospedale Agnelli di Pinerolo. 20.01.2014
Dario Mongiello
direttore@vocepinerolese.it